[.] Il generale russo Yakov Rezantsev, cade sotto i colpi degli Ucraini

La conta dei generali russi uccisi nel conflitto in Ucraina non si ferma e deve registrare il sesto caduto in battaglia: si tratta del generale Yakov Rezantsev, 48 anni, comandante della 49esima armata del distretto militare meridionale. La notizia, ancora non confermata dalla Russia, è stata diffusa dai media ucraini e pubblicata sul profilo Twitter da Nexta Tv. Come si legge sul quotidiano inglese Mirror, un soldato agli ordini di Rezantse, ha affermato che il generale aveva tranquillizzato l’esercito già dal quarto giorno di combattimento dicendo loro che la guerra sarebbe finita rapidamente. “Sapete cosa ci ha detto? Non è un segreto per nessuno che mancano solo poche ore alla fine di questa operazione speciale”, rivela il soldato. “Ma quelle ore non sono ancora finite”, aggiunge amaramente.

Secondo quanto riferito da alcune fonti, il Cremlino sarebbe molto irritato per la perdita di alcuni dei suoi massimi generali: alcuni esperti hanno affermato che potrebbero esserci diverse ragioni per cui gli alti ufficiali russi sono caduti: le apparecchiature elettroniche di comunicazione sarebbero molto inaffidabili, costringendo quindi i generali a muoversi in prima persona. I subordinati, poi, sarebbero “troppo terrorizzati” dal prendere decisioni rapide. Le motivazioni, però, non sono soltanto interne: come abbiamo visto su InsideOver, gli ucraini possono contare su ottimi cecchini in grado di prendere di mira personaggi chiave quando una catena di comando russa si rompe. Gli analisti ritengono che i comandanti russi stiano subendo un tasso di vittime più elevato rispetto a qualsiasi conflitto dalla Seconda Guerra Mondiale. Rezantsev aveva iniziato a prestare servizio militare nel 1990: ha scalato le principali posizioni di comando dal comandante di un plotone di cadetti al comandante di una brigata di fucili a motore svolgendo compiti speciali anche in Siria.

Come ricorda il DailyMail, la morte del generale Rezantsev significa che l’esercito russo ha perso l’incredibile cifra di 16 comandanti militari in un mese tra generali e altre cariche quali quella dei colonnelli e dei capitani. Si tratta del sesto generale ucciso nel giro di un mese. Prima di Rezantsev, appena cinque giorni fa, Andrei Mordvichev, comandante dell’ottava Armata del Distretto Militare meridionale delle Forze armate della federazione russa, è stato il quinto generale a morire per mano ucraina ucciso da colpi di artiglieria nella città di Chernobayevka, nei pressi di Kherson. Il nome di Mordvichev si era aggiunto a quello di altri quattro generali di lungo corso: si tratta di Vitaly Gerasimov, Andrei Kolesnikov, Oleg Mityaev e Andrei Sukhovetsky, tutti veterani delle guerre combattute negli ultimi trent’anni dalla Federazione russa contro Cecenia, Georgia, Siria e Donbass.

Secondo la rivista Foreign Policy, Rob Lee, un membro anziano del Foreign Policy Research Institute, ha dichiarato che “è un problema più grande se perdi i comandanti delle unità perché è più difficile che qualcuno intervenga e prenda il controllo”. Insomma, la Caporetto della Russia sembra ogni giorno più devastante se si contano anche le decine di migliaia di soldati russi già caduti sul campo di battaglia.

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