“L’8 e 9 giugno votate Lega e scrivete Vannacci e al vostro segnale scateneremo l’inferno“: il generale Roberto Vannacci ha citato il “Gladiatore” alla fine del suo intervento al comizio del Carroccio dietro piazza Duomo in vista delle europee. Parlando di quella che sarà la sua esperienza, Vannacci ha spiegato: “Penso che sia più promettente cambiare campo di battaglia, lasciare un campo di battaglia e sedermi sullo scranno di Bruxelles” e “se ogni attività dovesse fallire allora inizio con la mia specialità, il sabotaggio. Il sabotaggio di qualsiasi iniziativa che voglia distruggere la nostra identità, le nostre radici, il nostro sangue”.
“Ci sono tantissime ragioni per cambiare questa Europa – ha continuato il generale – io ve ne racconterò solo una, la decima ragione, che per me sono le mie figlie”. Parole che hanno suscitato un lungo applauso da parte dei presenti. Al centro del suo discorso temi come ambientalismo, diritti e libertà. “Qualche centinaio di anni fa, qualcuno che si chiamava Galileo Galilei è partito da qua criticando quella che era considerato il pensiero comune, rischiando di essere messo al rogo – ha detto Vannacci -. Io voglio un’Europa dove il diritto alla contestazione e alla manifestazione sia rispettoso delle regole dell’ordine pubblico; mi fanno rabbrividire i giovani manifestanti che sputano sui poliziotti e li prendono a calci”.
Infine, sui diritti ha detto: “Più diritti per tutti? Per favorire i diritti, bisogna avere le risorse. Ogni diritto ha un costo sociale ed economico. Per il diritto allo studio ci vogliono le scuole, i libri e i professori. I diritti sono un’esca con cui vi prendono all’amo e vi portano a spasso. I veri diritti non sono i capricci, cercano di prenderci in giro”.