By Lucia Gallo (per ith24)
Al peggio non c’è mai fine. Un po come quando uno tocca il fondo, ed invece di risalire la cima, inizia a scavare. Stavamo in pensiero. Era qualche giorno che non sentivamo le sciocchezze di Laura Boldrini, ma puntuale è ritornata a far parlare di sé. Come oggi quando, in piena polemica sulle mancate convocazioni del Parlamento, l’ex presidente della Camera propone di spostarlo in altra sede. Al Palazzo dei Congressi dell’Eur, opera del ventennio fascista.
“In questi giorni la Lega e Fratelli d’Italia, ignorando gli appelli a quello spirito collaborativo tra tutte le forze politiche che sarebbe necessario nella situazione drammatica che stiamo vivendo, hanno lanciato una campagna strumentale contro una presunta chiusura del Parlamento che non esiste nella realtà… Le Camere funzionano e funzioneranno. Suggerisco di valutare la possibilità di svolgere riunioni dell’assemblea in sale ampie che esistono a Roma in luoghi diversi da Montecitorio e Palazzo Madama. Uno fra tutti il Palazzo dei Congressi dell’Eur. Sempre allo scopo di assicurare al Parlamento la possibilità di svolgere appieno la sua funzione democratica, nel rispetto delle attuali disposizioni di sicurezza e di guidare insieme all’esecutivo la risposta a questa terribile pandemia”.
Boldrini diventa aspirante fascista? O forse, dimentica il significato storico e artistico di quel palazzo?.
Ma il punto è un altro. Le preoccupazioni di Laura sono le distanze ravvicinate. A questo punto, abbattiamo il Parlamento. Cara Boldrini, vallo a dire ai medici in prima linea senza neanche le mascherine….