Il caso a Verona, 5 poliziotti ai domiciliari: sono accusati di tortura. Pisani: “Affrontiamo il momento con dignità”

Cinque poliziotti, un ispettore e quattro agenti, a Verona sono stati posti ai domiciliari per presunti atti di violenza, tra luglio 2022 e marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia perché momentaneamente private della libertà personale. I cinque sono accusati di tortura, oltre che a vario titolo di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Inoltre, secondo quanto emerso, vi sarebbero altri agenti indagati, mentre una ventina sarebbero stati trasferiti. Il Questore, è stato chiarito, ha rimosso dagli incarichi anche chi non ha impedito le violenze. Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile cittadina.

Sul caso è intervenuto il capo della Polizia Vittorio Pisani. “Ringrazio la procura della Repubblica di Verona per la fiducia accordata alla Polizia di Stato nel delegare alla locale Squadra Mobile le indagini riguardanti gli operatori appartenenti alla stessa questura. La levatura morale della nostra amministrazione ci consente di affrontare questo momento con la dignità e la compostezza di sempre”, ha detto Pisani.

Quella di Verona è “una storia preoccupante, se i magistrati hanno deciso di avviare un procedimento, di sicuro hanno degli elementi. Auguro a loro di dimostrare la loro innocenza, ma se così non fosse è giusto che paghino”, ha commentato Ignazio La Russa, ospite dell’Aria che tira, su La7.

Le indagini, condotte per otto mesi dalla Squadra Mobile di Verona, su delega della locale Procura, hanno contemplato anche l’uso di supporti tecnici e hanno riguardato comportamenti che sarebbero sfociati anche in atti gravemente lesivi della dignità delle persone sottoposte ad accertamenti di polizia. Le gravi vicende oggetto di accertamenti hanno formato oggetto di accurate e rigorose indagini delegate dall’autorità giudiziaria alla Polizia di Verona, si sottolinea nella nota della Questura, “la cui professionalità nell’azione investigativa è stata, peraltro, evidenziata dal gip nell’ordinanza che ha disposto le misure cautelari segnatamente in riferimento all’encomiabile efficienza e sollecitudine dimostrata nello svolgimento delle investigazioni”.

I poliziotti destinatari “delle misure cautelari” eseguite oggi dalla polizia “erano già stati trasferiti ad altri incarichi all’indomani della chiusura delle attività di indagine e quindi da alcuni mesi”, ha sottolineato la Questura di Verona. ”Dopo i successivi accertamenti giudiziari” il Questore ”ha altresì disposto – prosegue la nota – la rimozione dagli incarichi di altro personale che, pur non avendo preso parte a episodi di violenza, si presume possa non aver impedito o comunque non aver denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi”.

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