Paura nel negozio Ikea di Corsico, alle porte di Milano, evacuato all’ora di pranzo per la diffusione di una sostanza urticante nell’aria. «Attenzione, annuncio importante per tutti i clienti: vi preghiamo di lasciare il negozio immediatamente. Vi sono delle difficoltà tecniche nell’edificio», è stato il messaggio passato all’altoparlante, che ha dato il via allo sgombero del negozio, gestito in modo ordinato e senza incidenti prima dal personale di sicurezza e poi dalle forze dell’ordine intervenute tempestivamente.
In quel momento, erano circa le 13, erano presenti nel punto vendita circa mille persone tra clienti e personale. Una decina ha avuto bisogno di assistenza da parte del personale Areu, l’Azienda regionale emergenza urgenza, che ha inviato quattro ambulanze e un’auto medica. Al momento non risultano persone in condizioni che destino preoccupazione. Sul posto sono giunti anche i carabinieri e i vigili del fuoco sono intervenuti con con la Squadra di Darwin e due mezzi Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) e stanno cercando di identificare la sostanza, che potrebbe essere spray al peperoncino.
Dopo circa un’ora e mezza dall’evacuazione, riferisce Milano Today, nel punto vendita è tornata la normalità, mentre subito sono scattate le indagini dei carabinieri di Corsico per fare luce sull’accaduto. Episodi di questo genere non sono nuovi alle cronache: sempre nel Milanese, accadde ad Assago nel 2011 e a Rozzano nel 2012; nel 2013 poi fu la volta di Leini, nel Torinese; nel 2018 a Busnago, in Brianza. Ma il caso più grave fu quello che si verificò al centro commerciale di Portogruaro, nel Veneziano, dove nello stesso anno si registrarono oltre 70 intossicati. Diversi poi i casi nelle discoteche o in luoghi affollati, fra i quali alcuni davvero tragici come i fatti di piazza San Carlo a Torino, nel 2017, e di Corinaldo nel 2018.