I russi avanzano senza se e senza ma, e sono a 25 km da Kiev. Putin categorico e pronto a tutto: “intesa possibile solo se c’è il sì a tutte le richieste della Russia, altrimenti sarà tutta una perdita di tempo, inutile”

Le forze russe sono a circa 25 chilometri dal centro di Kiev nel nord e rimangono a 10 chilometri dai centri delle città di Chernihiv e Kharkiv nel nord in Ucraina. Lo rende noto un alto funzionario della difesa Usa, secondo quanto riporta la Cnn. L’attenzione del mondo è tutta rivolta ai negoziati che riprenderanno domani mentre si intensifica l’esodo dei civili. Sono 9.508 intanto i profughi ucraini entrati al momento in Italia (dati del Viminale).

Vladimir Putin ha detto nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholzche un’intesa con Kiev è possibile solo “se tutte le richieste russe” verranno soddisfatte. Nella telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Vladimir Putin ha detto di sperare che Kiev abbia una “posizione ragionevole durante il prossimo round di colloqui”.

L’Ucraina chiede la partecipazione di mediatori internazionali ai negoziati con la Russia, quando riprenderanno per un terzo round, già questo fine settimana, presumibilmente in una località della Bielorussia dato che Mosca ha escluso che si possano svolgere in altri Paesi.

“Non abbiamo alcuna fiducia nella Federazione russa, quindi abbiamo bisogno di un mediatore internazionale responsabile”, ha affermato il consigliere del Presidente ucraino, Mykhailo Podolyak,citato dall’agenzia Unian. Kiev propone che in futuro i negoziati si tengano in Turchia, Polonia o Ungheria, ha aggiunto. L’ultimo round di trattative, ha reso noto, è stato sorprendentemente costruttivo. Ma l’Ucraina non intende accettare le richieste russe.

L’Europa studia nuove e più dire sanzioni intanto per fermare Putin.  “Noi sappiamo – dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken – che il conflitto è tutt’altro che finito e restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”.

“Putin è via via più isolato nella comunità internazionale ma nonostante le proteste del mondo l’esercito di Putin va avanti”, sottolinea von der Leyen rimarcando che “la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta” alla Russia.

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