I panni sporchi in pubblico Migranti, Saviano a valanga contro Zingaretti, ma l’ossessione per Salvini non si spegne: “Ti sei venduto, sei diventato come Salvini”

Lo scrittore so tutto io dopo che lo sapevamo tutti Roberto Saviano, mette in discussione la segreteria di Nicola Zingaretti. A far indignare tanto lo scrittore, infatti, è l’atteggiamento del partito sul tema dell’immigrazione. E, in particolare, il voto di ieri sul rifinanziamento delle missioni in Libia.

Ma anche quando a sbagliare, secondo Saviano, sono i suoi compagni di partito, trova sempre l’occasione di parlare di Matteo Salvini. La sua è veramente un’ossessione.

“Direi che è giunto il momento di dare un volto ai responsabili dell’orrore di cui noi siamo impotenti testimoni e migliaia di persone sono vittime, altrettanto impotenti. (…) E per questa tragedia abbiamo un pantheon di responsabili ed è giunto il momento di inserire tra loro il segretario del partito democratico Nicola Zingaretti“, scrive Saviano su Repubblica.“Il Pd, sotto la sua guida, ha prorogato, in Consiglio dei ministri, il finanziamento della Guardia costiera libica, ovvero degli aguzzini dell’uomo morto in mare (e di migliaia di altre persone, tra cui molti, moltissimi minori), ovvero dei trafficanti di esseri umani che con i nostri soldi torturano, imprigionano ed estorcono denaro ai disperati”.

“L’Assemblea nazionale del Pd – ricorda ancora Saviano – aveva votato all’unanimità contro il rifinanziamento, e questo solo cinque mesi fa. Ancora trovate sul sito del Pd, a caratteri cubitali, titoli come questo: ‘L’Assemblea nazionale Pd approva all’unanimità l’Odg sulla Libia’”. Dunque, chiede lo scrittore, “non sarà lecito domandarsi perché il Pd nel Consiglio dei ministri non abbia seguito le indicazioni dell’Assemblea? Lo immaginavamo e ora ne abbiamo la prova finale”. “Ma ripeto la domanda al segretario del Pd, la grido: perché i ministri del suo partito hanno tradito la volontà del voto? Finanziare gli aguzzini libici, per caso, significa prendere parte alla guerra civile libica?”.

Saviano quindi si rivolge direttamente a Zingaretti, accusandolo sostanzialmente di aver agito per il tornaconto della poltrona. “Il suo silenzio, segretario, sulle motivazioni del voto favorevole per il rifinanziamento degli aguzzini libici non è tollerabile. 

Come non è accettabile – scrive – che un segretario non sia capace di far rispettare il voto dell’Assemblea nazionale del suo partito”. “Per non regalare il Paese a Salvini, sono diventati Salvini”, sostiene lo scrittore, per il quale “tra il governo gialloverde e quello giallorosso non c’è alcuna differenza se al centro non viene posta la vita umana, ma una politica becera che pone chi governa l’Italia sullo stesso piano dei criminali che finanzia nel Mediterraneo”. “Il lavoro sporco in cambio di un briciolo d’influenza. Quello che è accaduto, segretario Zingaretti, adesso sembra una notizia che può essere nascosta, ma domani – conclude – sarà una responsabilità che non le darà tregua”.

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