I grillini sputano contro vento e accusano Casini: “È un dinosauro”. Ma hanno governato per anni con lui senza fiatare

I grillini, quelli incollati alla poltrona fino all’ultimo, sono tornati quelli dell’anti-Casta: a farne le spese è il povero (si fa per dire) Pier Fierdinando Casini, attaccato perché da troppo tempo in Parlamento.

“In quei mesi viene presentata alla stampa internazionale la nuova Fiat Uno, in tv sbarca ‘Drive In’ e a Sanremo trionfa Tiziana Rivale con ‘Sarà quel che sarà’. La Juventus di Platini e Zoff perde la finale di Coppa dei campioni contro l’Amburgo, mentre lo scudetto va alla Roma di Pruzzo, Conti e Falcao. Giovanni Paolo IIperdona il suo attentatore Ali Agca e Bettino Craxi è il nuovo presidente del Consiglio. In quei giorni, Pierferdinando Casini entra in Parlamento. È l’inizio di una lunga storia d’amore… per la poltrona”. Inizia così un post Facebook sull’account ufficiale del Movimento 5 stelle. La foto a corredo mostra il senatore Casini accanto ad un dinosauro e la scritta: “La preistoria della Repubblica”.

“Una storia – prosegue il Movimento 5 stelle – che va avanti da 39 anni e che potrebbe proseguire, grazie al seggio blindato offerto dal Partito democratico. Già, lo stesso partito contro cui Casini si scagliava, negli anni novanta, da alfiere di Silvio Berlusconi. Un legame politico che la satira descriveva simile a quello di un servile autista nei confronti del ‘padrone’. Dc, Ccd, Centristi per l’Europa, alleanza con la Casa delle libertà, alleanza con Monti, candidatura col Partito democratico. Qualsiasi cosa, pur di portare avanti la carriera nelle istituzioni. Una carriera ben remunerata. Nei 39 anni di ‘servizio’, gli italiani con le loro tasse hanno garantito a Casini stipendi per 8 milioni di euro – centomila più, centomila meno – . Soldi ben spesi? Giudicate voi”.

Il post si conclude con il post scriptum: “ps Il Movimento cinque stelle ha confermato il limite del secondo mandato. Chi si candida con noi sa che l’unico interesse da difendere è quello dei cittadini. Qui la politica è un servizio, non un’occasione di carriera”.

Tutto molto interessante, peccato che siano gli stessi grillini che con Casini al governo ci sono stati per i governi Conte e Draghi, senza proferire parola e senza battere ciglio. E addirittura erano disposti a votarlo come successore di Mattarella. I grillini contro la Casta (e Casini) è davvero un remake scadente di un film già visto.

Pubblicato da edizioni24

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