
By N. T.
Nel corso della cerimonia è stata portata in processione una croce realizzata dai detenuti del Polo arti e mestieri del carcere di Secondigliano. Presenti oltre cento ospiti del centro penitenziario, uomini e donne, quest’ultima aliquota femminile appartenente al nuovo reparto femminile della struttura cittadina, nato a seguito dell’evacuazione della casa di reclusione femminile di Pozzuoli.
Dopo l’omelia dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Mimmo Battaglia, che si è soffermato sui concetti di speranza per i detenuti e sull’utilizzo del tempo trascorso nelle strutture di reclusione come mezzo di cambiamento, anche col lavoro degli operatori penitenziari e della società tutta, si sono succeduti gli interventi del provveditore della Campania, Lucia Castellano, e del garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Irma Conti.
La direttrice del Centro penitenziario di Secondigliano, Giulia Russo, ha sottolineato “la necessità di considerare il carcere come un pezzo della società a cui vanno restituiti gli uomini e le donne, al termine del percorso sanzionatorio”. La direttrice ha poi evidenziato come “in corso di esecuzione della pena siano fondamentali gli interventi a sostegno di tipo formativo, culturale e lavorativo, al fine di consentire il superamento dell’errore commesso, dopo averne preso coscienza”. Maria Rosaria Covelli, presidente della Corte d’Appello di Napoli, nel manifestare il proprio apprezzamento per la cerimonia, ha ringraziato la direttrice Giulia Russo per il lavoro svolto e don Mimmo Battaglia per il suo impegno sociale. Successivamente Covelli ha rimarcato “l’importanza delle sinergie istituzionali per assicurare il reinserimento sociale dei ristretti e la funzione trattamentale della pena”.
Sotto quest’ultimo aspetto, la presidente della Corte d’Appello di Napoli ha posto l’accento sulla “volontà dei detenuti come autentico motore del cambiamento e sulle notevoli possibilità a disposizione in un polo universitario molto attivo come quello del carcere di Secondigliano”. Hanno presenziato alla cerimonia la presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, la presidente del Tribunale di Sorveglianza, Patrizia Mirra, il procuratore aggiunto di Napoli Simona Di Monte, il garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello, il rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Matteo Lorito, l’assessore al Comune di Napoli Teresa Armato, il referente regionale per la Comunità di Sant’Egidio Antonio Mattone, direttori di istituti penitenziari regionali e rappresentanti consolari del Nicaragua, Sri Lanka, Sud Africa, Belgio.