I 209 anni dei Carabinieri, il Premier Meloni: “Orgoglio dell’Italia”. E ricorda Salvo D’Acquisto

«Con affetto e riconoscenza la comunità nazionale si stringe oggi all’Arma dei Carabinieri, orgoglio dell’Italia. Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!». Con queste parole il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha concluso il suo messaggio in occasione dei 209 anni dell’Arma, nel quale ha ricordato che «rappresenta un punto di riferimento insostituibile per il popolo italiano» e ha rivolto «un pensiero commosso» a quanti sono caduti nel compimento del loro dovere. Proprio a loro, nella mattinata di oggi, il Comandante Generale Teo Luzi ha reso omaggio deponendo una corona d’alloro al Sacrario all’interno del Museo Storico dell’Arma. A seguire, la cerimonia al Quirinale, mentre nel pomeriggio, all’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, avrà luogo una cerimonia alla presenza del Comandante Generale, di autorità parlamentari e di governo, di esponenti delle magistrature e di autorità militari.

«Da 209 anni l’Arma dei Carabinieri rappresenta un punto di riferimento insostituibile per il popolo italiano. Da oltre due secoli l’Arma è “quella sottile linea rossoblù” che unisce la Nazione e rende “più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi”», ha detto Meloni, sottolineando che «il governo esprime la propria riconoscenza nei confronti di ogni singolo carabiniere che, ogni giorno, difende la nostra sicurezza e la nostra libertà, sia sul territorio nazionale grazie agli oltre cinquemila presidi, sia nelle missioni di pace all’estero e nei vari teatri operativi: dall’Iraq al Kosovo, dalla Nigeria a Gibuti. Uomini e donne innamorati del servizio che svolgono e che sono un esempio di dedizione, professionalità e umanità».

«Il governo – ha quindi proseguito il premier – rivolge un pensiero commosso a tutti coloro che, indossando la gloriosa uniforme dell’Arma, sono caduti nel compimento del loro dovere e hanno compiuto anche gesti eroici. Ricordo in particolare il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che a 22 anni diede la sua vita per salvare decine di innocenti presi in ostaggio dalle SS e ormai sicuri di essere fucilati. Il prossimo 23 settembre ricorreranno gli 80 anni del suo sacrificio, testimonianza senza tempo di cosa significhi essere un grande italiano e un grande carabiniere». «Con affetto e riconoscenza la comunità nazionale si stringe oggi all’Arma dei Carabinieriorgoglio dell’Italia. Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!».

Agli auguri rivolti dal presidente del Consiglio si sono aggiunti, numerosissimi, quelli di altri esponenti del governo e delle forze parlamentari. «Oggi il legame tra l’Arma e il territorio è indissolubile, consolidato nel tempo dallo straordinario lavoro di tanti servitori della nostra Nazione che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza e la legalità», ha detto tra gli altri il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. ricordando a sua volta «quanti in questi anni sono caduti, in Italia come all’estero, nelle varie missioni internazionali di pace, difendendo i valori fondanti della nostra democrazia». Il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, ha sottolineato la «massima riconoscenza e stima a tutte le donne e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri» e ha rivolto gli auguri al Corpo «a nome mio e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera».

La cerimonia del pomeriggio a Roma, che avrà inizio alle 18.30 e potrà essere seguita in diretta sul canale youtube e sui social ufficiali dell’Arma, si aprirà con lo schieramento di tre Reggimenti di formazione rappresentativi di tutte le componenti dell’Arma. I reparti saranno passati in rassegna dal presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, e vi sarà la consegna alla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri della Medaglia d’Oro al Merito Civile per i meriti acquisiti nell’attività di tutela agroalimentare dal 1982 ad oggi. Saranno consegnate, inoltre, delle ricompense individuali, tra cui la Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma “alla memoria” alla famiglia del Mar. Ca. Filippo Salvi, deceduto a Bagheria (Palermo) il 12 luglio 2007, dopo essere precipitato da una parete rocciosa mentre stava installando una telecamera nell’ambito delle ricerche del latitante Matteo Messina Denaro. Successivamente verrà consegnato il “Premio Annuale” a sette Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto. Dopo il deflusso dei Reparti seguirà lo Storico Carosello Equestre, realizzato dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo per rievocare la “Carica di Pastrengo” del 1848

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