Ha cercato di lavarsi la coscienza scaricando la colpa sui magistrati Bonafede sui boss liberi disinforma la Camera e gli italiani: “Non ha detto la verità, si dimetta”

By Pasquale Aveta (per ith24)

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sfugge alle sue responsabilità per amor di potere e di poltrona. Le otre 400 scarcerazione di boss mafiosi anche al 41bis, non è affar suo. Lo fa nella maniera più vigliacca, scaricando la colpa sui magistrati. Ammesso che un magistrato uscisse pazzo e, iniziasse a scarcerare boss mafiosi uno dietro l’altro, esiste il capo del Dap, colui che ha la responsabilità su tutte le carceri italiane, che chiede conto al magistrato anche perché l’ultima firma spetta al Dap. E il capo del Dap viene nominato dal ministro della Giustizia. In questo caso da Bonafede. Infatti Bonafede nominò il dott. BASENTINI, che dopo lo scandalo si è dimesso. Ma ammesso che il magistrato esce pazzo, e il capo del Dap non si rende conto di quello che sta succedendo, chi dovrebbe vigilare sulle carceri e sulla giustizia? Il ministro Bonafede. Quello che non è in grado di fare Bnafede. Altrimenti per quale ragione viene pagato, per riscaldare la sedia?

Ecco la giustificazione scaricabarile:

“La nomina del capo del Dap tocca a me e non c’è stata alcuna interferenza né diretta né indiretta per Nino Di Matteo. Le scarcerazioni di 376 mafiosi per Covid19 le hanno decise i giudici in piena autonomia e non c’entro nulla”.

Insomma, il ministro Bonafede potrà, grazie al sistema, continuare a riscaldare la sedia, forse per altri due o tre mesi. Ma il Popolo l’ha già bocciato. Non ha detto la verità: si dimetta.