Guido Crosetto smaschera le bugie di Conte: “Ha votato 5 decreti e dice basta armi, fa squallida propaganda politica”

«Giuseppe Conte ha votato quei cinque decreti e ora dice no a “scellerate corse al riarmo”. Questa squallida propaganda politica su un tema così decisivo mi provoca solo tanta rabbia e tanta tristezza»: con queste parole il ministro della Difesa, Guido Crosetto sbugiarda il neo-pacifista Conte, leader M55.

Intervistato da Avvenire sulla manifestazione per la pace di domani, Crosetto premette: “In questa piazza hanno promesso di non portare le bandiere dei partiti. Ci sarà però l`intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici. Uomini che hanno votato con consapevolezza e responsabilità in Parlamento cinque decreti per cinque spedizioni di armi all’Ucraina. E che ora gridano ‘basta armi’. Ecco, questo è drammaticamente triste. Perché nella stessa piazza c`è un pezzo di società civile che la bandiera della pace l’ha sempre sventolata. Davanti a ogni guerra e a qualsiasi governo. E cè chi, come Conte, ha votato quei cinque decreti e ora dice no a ‘scellerate corse al riarmo’. Questa squallida propaganda politica su un tema così decisivo mi provoca solo tanta rabbia e tanta tristezza».

Al giornalista di Avvenire Arturo Celletti che gli chiede del possibile nuovo decreto per gli aiuti militari all’Ucraina, chiarisce: “Ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l`altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una previsione sincera dico che, se non cambierà la situazione in Ucraina, ci sarà. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri”.

Quindi, Crosetto parla del percorso che può portare alla pace, sulla difficoltà storica dell’umanità di fare i conti con ciò che vorremmo e ciò che è nella realtà. «I civili non vanno coinvolti. Non si bombardano le centrali elettriche, gli acquedotti, le scuole, gli ospedali. Non si bloccano le navi che portano grano. Che si dica con chiarezza mai armi nucleari e armi chimiche. È questa la grande sfida delle organizzazioni internazionali. È costruire un mondo meno brutto. È immaginare e lavorare a percorsi che aiutino la convivenza, è lavorare per vincere la fame, le disuguaglianze, per favorire una crescita giusta. La strada che porta a un mondo senza armi è culturale ed economica. Non è ideologica».

E ancora sulla pace, Crosetto ricorda al quotidiano dei Vescovi: «Non esiste una bacchetta magica che regala pace. Esiste un percorso lungo, spesso tortuoso, fatto di contraddizioni e anche di compromessi che ci porta alla pace anche attraverso guerre e conflitti. La pace non è mai gratis. È un`illusione pensarlo – ribadisce il minisro della Difesa – Come aiutiamo l`Ucraina a difendersi? Organizziamo una catena umana di milioni di cittadini europei che circondi Kiev? L`altro giorno rileggevo il codice di ordinamento militare. l punto uno è la difesa dello Stato. Il punto due è lavorare per la pace e la sicurezza».

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