Guerra in Ucraina, Daniele: “Fate attenzione, chi poteva evitare tutto questo non l’ha fatto, e la Russia è la più forte al mondo”

By Gaetano Daniele

Bisogna fare sempre molta attenzione alle parole quando si parla di Guerra. Non è un gioco su Facebook dove ognuno si sente in dovere di dire la propria. Come me ora. Ma di errori oggettivi ne sono stati fatti tanti. Come quando l’Ucraina e la Georgia dichiararono di unirsi nella linea rossa alla Nato. E questo è stato sottovalutato dalla Nato nonostante le libertà di scegliere tali posizioni in autonomia. E sotto questo punto di vista la Russia al di là di questo atto barbarico che è la guerra, in questi ultimi 8 anni ha sempre lanciato segnali di discordia. E nulla è stato fatto.

Difficile dire se siamo vicini a una terza guerra mondiale. Dipende dalle reazioni della comunità internazionale. Certo, se un eventuale conflitto tra super potenze dovesse rimanere a livello di armi convenzionali la Russia piangerebbe lacrime amare. Ma nessuno può esserne così sicuro. Putin forse avrebbe la spregiudicatezza di usare armi più letali..

Non dobbiamo sottovalutare alcuni elementi fondamentali. L’Ucraina oggi non ha la capacità di resistere o competere con Mosca. Per dare alcuni numeri Kiev dispone di 20 mila soldati attivi. La Russia quasi un milione. L’Ucraina ha 100 aerei da combattimento, Putin ne ha 1.500. Per non parlare degli elicotteri, 35 contro 500. Ciò non significa che chi è più forte deve prevaricare sul più debole. Ma ritornando ai problemi legati all’entrata dei due Paesi all’interno della Nato, doveva far riflettere ieri. Non oggi. Perché la risposta seppur crudele di Putin era nell’area. E mi domando se non sia stato voluto da altri per poi arrivare dove siamo ora. Nel 1918 ci fu la spagnola che fece migliaia e migliaia di morti. Subito dopo la prima Guerra mondiale. Mi sembra di leggere la storia di quegli anni. A differenza che invece della spagnola, abbiamo avuto il Covid. Che dopo l’attacco di Putin in Ucraina, sembra non far più paura, peggio, non interessare più a nessuno.

Certo. Il popolo Ucraino ha carattere da vendere, ma non basta. Le guerriglie non possono frenare l’avanzata russa. Io le chiamo le migliorie della morte. E questo va evitato assolutamente. Perché si piangeranno solo altre vittime ucraine tra militari e civili.

Bisogna fare molta attenzione a Putin, perché non è uno di quelli che parla a vanvera. Putin ha dimostrato di fare seguire i fatti alle parole. E questo la dice lunga sulla sua personalità. È ambizioso. E mi auguro che si fermi all’Ucraina, perché se si dovesse lasciar andare, sarebbe una carneficina. Non oso neanche immaginarlo.

Putin vuole negoziare da un punto di forza. Il suo obiettivo è garantirsi l’annessione delle due province (Donetsk e del Lugansk) e impedire che l’Ucraina entri nella Nato. Se le condizioni dovessero essere solo queste, la comunità internazionale non dovrebbe mostrare rigidità, sarebbe controproducente. Per questo ribadisco che la proposta di Putin non è, sotto certi punti di vista, assurda. E non mi spiego perché si continui a mantenere un atteggiamento ostile. Dove si vuole arrivare?

In breve sostanza la Russia ha avuto una reazione spropositata. Ma di reazione si tratta. Mosca dice da sempre che i paesi ex satelliti dell’Urss non devono entrare dentro la Nato, perché rappresenterebbero una minaccia per la sua sicurezza. Invece queste nazioni sono state incoraggiate a far parte dell’Alleanza. È stata una politica suicida quella di espandersi verso est sapendo che il Cremlino avrebbe percepito questa crescita come un pericolo. E come ribadivo, sembra che tutti i mali siano venuti per nuocere. E speriamo possano trovare un accordo reale e non le solite sanzioni popolari che non portano da nessuna parte. Perché dimentichiamo che il 45% del gas viene dalla Russia. Vogliamo continuare ad illuderci che le sanzioni possano realmente fermare Putin?

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