Gualtieri e la zuffa sulle nomine: “Se i grillini non si piegano al pd cade il governo”. Consapevoli di non essere più rieletti, fanno a capelli a chi ne porta di più a casa

Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri finisce sotto accusa all’interno della sua stessa maggioranza..L’accusa è di voler decidere ida solo le molteplici nomine di molte società controllate dal Tesoro in cui il ministero è azionista di peso.

Ed è su questo che all’interno della maggioranza iniziano a volare stracci.. Il primo scontro si consuma qualche settimana fa, in sordina. Il premier ipotizza un nome, il ministro lo boccia. Poi tocca agli ambasciatori del Pd e del Movimento bussare alla porta del responsabile del Tesoro: stessa risposta. Poi il duello Conte-Gualtieri sulla portata del prossimo scostamento di bilancio – il premier vuole andare oltre i venti miliardi, Gualtieri preferirebbe restare di poco sopra ai dieci – poi si ripetono sul nodo delle nomine.

Sì iniziano ad azxuffare su quello che li tiene insieme: le nomine e le poltrone. Consapevoli di non essere più rieletti, fanno a capelli a chi ne porta di più a casa.

Il film è visto e rivisto. Alla fine crederanno, e troveranno la quadra. Nessuno, soprattutto all’interno dei grillini vuole tornare disoccupato. E altri 3 anni di stipendio fanno comodo. Soprattutto a chi ha comprato villa in Sardegna.

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