Guai in vista per Zelensky, la Disney impazzita e la pedofilia….

Io non so per quale motivo in ambito giornalistico il Dalai Lama goda di così tanta venerazione e apprezzamento. Fatto sta che se un qualsiasi leader religioso occidentale, tipo il Papa o il patriarca Kirill, avesse baciato un bambino sulla bocca e gli avesse chiesto di “succhiarmi la lingua” la prima parola che ci sarebbe venuta in mente sarebbe stata una sola: pedofilia. Invece per il Dalai Lama solo “gaffe”. Mah.

1) Su Berlusconi c’è cauto ottimismo e lo dicono i bollettini ufficiali del San Raffaele. Online circolano le più bizzarre notizie, che stavolta hanno fatto infuriare Zangrillo. Il professore, riferendosi al Corriere, ha parlato di fake news e “minchiate”. Termine tecnico per spiegare ai colleghi di via Solferino che no, il Cav non ha provato ad alzarsi dal letto.

2) Zelensky pare essere nei guai. A casa della Pasqua e della salute del Cav, abbiamo posto poca attenzione alla fuga di notizie che ha coinvolto i servizi segreti di Nato e Usa. Ora, potrebbe essere tutto un bluff: qualcosa di costruito ad arte per convincere Mosca che Kiev è messa male così da farle sottovalutare il contrattacco. Però se è vero quanto sta scritto lì dentro, allora le difese antiaeree dell’Ucraina si stanno esaurendo. E l’unica cosa certa è che se non riesci a tenere alla larga gli elicotteri e gli aerei, poi sono guai seri. La supremazia nei cieli renderebbe complicato mantenere le attuali posizioni, figuriamoci riconquistare la Crimea.

Pare che il nuovo live action della Disney avrà le canzoni rivisitate in onore al politicamente corretto, al MeToo e all’ideologia woke. “Baciala”, una delle canzoni più belle dei cartoni animati Disney, è stata censurata perché sarebbe un invito al principe a baciare Ariel senza averle chiesto il permesso. Primo: è lei a fare il primo passo; secondo: lei era muta e i suoi occhioni dicevano “limonani, cretino”; terzo: era una situazione romantica e il bacio ci stava tutto. Spiegateci cosa dovremmo fare noi maschietti: avvicinarci con le labbra a pochi centimetri dall’amata e, prima di fare il grande passo, chiederle di firmare l’informativa sulla privacy?

3) Sono andato a pranzo da Giorgione “Orto e Cucina”, per la precisione a Villa Selva, la country house gestita dai figli e dove cui si può godere della presenza del famoso cuoco. Va bene: penserete sia una marchetta ma non è vero (ho pagato). Solo che sono qui a vergare questa indegna rubrica dopo essermi scofanato antipasti di ogni tipo a non finire, pappa al pomodoro, lardo e coratella, gnocchi al sagrantino, lasagne al ragù antico (che vor dì? Boh), agnello, faraona, dolci, e mi sta prendendo il tipico abbiocco del commensale soddisfatto. Insomma. Ho fatto un test. Era delicious. E ve lo consiglio.

 A Padova danno un premio di 100 euro agli studenti con la media del 9. La Rete degli Studenti, cioè i giovani comunisti, protesta e sostiene sia una “dinamica tossica”. Tradotto: il merito, ovvero la regola base di ogni società lavorativa, sarebbe una “dinamica tossica”. Ma certo: insegnano ai ragazzi che eccellere o fare schifo sono in fondo la stessa cosa, che non bisogna premiare chi più si impegna, che poltrire va bene, poi vedremo come reagiranno una volta entrati nel tossico mondo di lavoro. Auguri.

4) 1900 migranti a Lampedusa. 1200 sui barconi. Cara Giorgia Meloni, qui il problema è bello grosso. Può restare sotto traccia per un po’, ma poi si paga caro in termini elettorali. Che facciamo?

Pubblicato da edizioni24

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