Si continua a parlare di Sanremo e si continua a parlare di sinistra. Elisabetta Gregoraci sarebbe stata esclusa da L’Altro Festival – il format che prenderà il posto dello “storico” Dopo Festival – perché il suo ex marito, Flavio Briatore, avrebbe simpatie di destra.
C’è chi può e chi non può. E c’è poco da ridere: Rula si, Elisabetta no! La democrazia canora di Sanremo si salva in calcio d’angolo. E le ancelle della Costituzione “piu bella del mondo” che presiede e presidia le nostre vite, tirano un sospiro di sollievo. Al prossimo Festival della Canzone italiana, il 70esimo, la signoa Jebreal dapprima (improvvidamente?) depennata, viene repentinamente reintegrata. Per contro, la signora Gregoraci, dapprima (inopinatamente?) reclutata, è silenziosamente sbianchettata. Eh, si: c’è chi può e chi non può. La nota giornalista israelo-italiana ottiene la reintegra -e con essa il succoso contratto di partecipazione- grazie al tam-tam liberaldemocraticofemminista che si scatena in sua difesa non appena dall’aere si diffonde quel bizzarro tentativo di impedire a milioni di telemorenti, di potersi beare della sua capacità comunicativa in diretta dall’Ariston. La popolare showgirl calabrese si ritrova invece cassata da Sanremo, a causa delle ipotetiche (altalenanti?) simpatie politiche dell’ex marito le quali, così le avrebbero comunicato!, confliggono con quelle sinceramente progressiste del cast di comici assunto per il tradizionale Dopofestival. C’è chi può e chi non può. E c’è poco da ridere.