Green pass, lo sfogo di Bassetti al governo: “Ci ha reso il Paese più ridicolo del mondo”

Bassetti spara a zero contro i lacci e i lacciuoli da Green pass, divietie mascherine che ci stanno rendendo ridicoli in tutta Europa. A pochi giorni dal primo aprile, deve finire questa esistenza scandita dalla burocrazia, si sfoga. “Dal primo aprile inizia una fase diversa. La nostra vita non può più essere declinata dal legislatore e dal governo ma da noi stessi. Gli italiani sanno quali comportamenti servono e li conoscono. Questo virus non uccide più come prima e certe misure che sono state imposte per la salute pubblica non ci devono più essere. La mascherina va declinata alle esigenze del singolo e non imposta con l’obbligo: l’anziano o la persone fragile la usano? Benissimo ma non deve essere obbligata. Siamo il paese più conservatore sull’uso delle mascherine. E poi da medico sono stufo, queste sono misure che noi non abbiamo preso ma sono state pensate e decise da burocrati”. Uno sfogo senza filtri quello dell’ingettivologo e direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Esplode tutta la sua esasperazione. “Voglio lanciare una iniziativa, Bu-Covid- dice nel colloquio con l’Adnkronos- . Sappiamo quanto l’Italia sia un Paese burocratizzato su tutto ed evidentemente il Covid non poteva non esserlo. Negli ultimi due anni abbiamo accumulato una serie di nome, obblighi, regole, leggi sul Covid che ci rendono oggi un Paese ridicolo rispetto al resto del mondo“. Il suo sfogo giunge in un momento in cui a parole ci dovrebbro essere degli allentamenti nelle regole anti contagio, ma ini raltà tali allentamenti sono graduali e ce li porteremo, in parte fino a tutto maggio.

Ci vuole un reset in grande stile. Bassetti ha fatto una carrellata di precetti inutili quanto contraddittori a cui ancora siamo soggetti per contenere i contagi. Fa degli esempi concreti: “Sull’aereo non ho potuto mettere la giacca nella cappelliera ma sulle ginocchia perché vietato dalla norme anti-Covid;  al ristorante mettiamo la mascherina quando andiamo al bagno ma non seduti. E poi i tavoli non sono più distanziati ma dobbiamo mettere la mascherina se ci alziamo”.

Bassetti tocca poi uno degli aspetti più anacronistici che sta facendo andare in tilt le famiglie: “La Dad a scuola è anacronistica – aggiunge -. Se si vuole fare la riunione di condominio va sanificata la sala spendendo 100 euro; la misurazione della temperatura prima si salire in areo non serve. Sono regole che oggi non vanno più bene. La gente si stufa e pensa di essere presa in giro”. Del resto, paghiamo dazio alla logica chiusurista del ministro Speranza, che la spunta sempre nei Cdm in cui si deve decidere l’addio alle misure più odiose che stanno affligendo la nostra economia. Secondo Bassetti, “non possiamo oggi avere queste norme quando siamo di fronte ad un altro virus”. Per questo l’iniziativa Bu-Covid “vuole provare a scardinare la burocraziae a svegliare la politica che vorrei ascoltasse di più i cittadini ma invece è scollata dalla realtà”. 

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