Governo, Giorgia Meloni: “Ci confrontiamo con chi vive i problemi”

Prosegue il confronto del governo con le parti sociali. Oggi il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi i sindacati Confsal, Cisal, Usb e Confintesa, ai quali, come già avvenuto con Cgil, Cisl, Uil e Ugl ha illustrato la volontà di dialogo, oltre che alcune delle misure adottate dal governo per dare le prime risposte ai dossier economici prioritari. Meloni, inoltre, ha incontrato a Palazzo Chigi anche Federdistribuzione e i rappresentanti delleorganizzazioni agricole.

«Il perimetro nel quale ci muoviamo non è facile e per questo serve mettere sul tavolotutte le idee con disponibilità reciproca. Siamo aperti, disponibili e ottimisti», ha detto il premier, secondo quanto trapelato e riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos. «Siamo tutti sulla stessa barca con qualche vela strappata, ma se ci mettiamo a ricucirle possiamo tornare a navigare. Questo – ha sottolineato Meloni – vuol dire mettersi a lavorare sul contenuto, cercare soluzioni e sintesi, ma avendo così una centralità e una capacità maggiore di incidere nelle scelte». «Siamo interessati a confrontarci, non abbiamo la presunzione di ritenere che la politica abbia sempre la risposta migliore a qualsiasi domanda», ha quindi chiarito il presidente del Consiglio, sottolineando che «abbiamo l’umiltà per confrontarci con chi i problemi li vive ogni giorno».

«Chiaramente dove può portarci questo confronto dipenderà da entrambe le parti. Siamo in una situazione oggettivamente complessa: questo governo si trova ad affrontare probabilmente la peggiore situazione italiana dal dopo guerra», ha aggiunto Meloni, ricordando che «abbiamo liberato 30 miliardi e confido che si possano recuperare altre risorse, con scelte politiche come quella sul superbonus del 110%, liberando le risorse e mettendole a disposizione delle famiglie con redditi medio-bassi». Sui propri social, poi, il premier ha anche rivendicato le misure messe in campo con il decreto Energia approvato ieri dal Consiglio dei ministri, con i 9,1 miliardi che «andranno a beneficio di tutto il tessuto economico e sociale italiano». Una «prima immediata risposta a famiglie e imprese per fronteggiare l’aumento del costo delle bollette», che dimostra come «con fermezza, rapidità ed efficacia, le parole diventano fatti».

L’incontro del premier con i sindacati è stato definito «positivo, con grandi aperture» dal segretario generale della Confsal, Raffaele Margiotta. «Sappiamo che il governo si ritrova a tamponare una situazione drammatica che ha ereditato, pertanto potrà contare sull’appoggio della Confederazione autonoma dei lavoratori per scelte e misure che agendo all’origine siano tese a sottomettere la logica del profitto al bene collettivo», ha spiegato Margiotta, chiarendo che «condividiamo le misure che il governo intende mettere in campo per contrastare il caro energia» e dicendosi inoltre «soddisfatto della convocazione, visto che già il premier Meloni aveva assicurato di orientare l’azione del suo governo al confronto all’insegna del pluralismo con le parti sociali».

Soddisfazione espressa anche dal presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin, che ha sottolineato come «l’approvazione del Dl Aiuti Quater è un segnale importante che il nuovo governo ha dato sul tema del costo dell’energia per famiglie e imprese, così come sulla detassazione dei fringe benefit». Per Frausin, inoltre, «è positiva la conferma delle attuali agevolazioni che prorogano gli aiuti in scadenza e danno qualche respiro in più alle imprese».

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