By Gaetano Daniele
Dopo aver acceso i riflettori sul ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che dopo aver offerto al Pm Di Matteo la guida del Dap, ha ritrattato senza una giusta causa. Il conduttore di “Non è l’Arena” Massimo Giletti viene accusato e minacciato. Ma non si lascia intimorire: “Dico subito a chi mi minaccia che domenica tornerò a parlare di questa storia” .
E ancora: “Se uno come Di Matteo è “costretto” a intervenire in una trasmissione quando non ha parlato per due anni, credo per un senso delle istituzioni, ecco io credo che questo ponga un problema serio. Io faccio il mio mestiere di giornalista. E se un personaggio come Di Matteo chiede di intervenire in trasmissione, io ho l’obbligo di ascoltare”.
Infine: “Per chi conosce la politica, su un caso drammatico come quello che è successo domenica nella nostra trasmissione, rispondere con tanto ritardo vuol dire che c’è stata una lunga riflessione all’interno del M5S. Una lunga, lunga riflessione. E questo già può far dare una lettura di quello che è accaduto”.
In breve sostanza, se i 5 Stelle intendono mettere il bavaglio a Massimo Giletti, hanno sbagliato indirizzo e persona. Anzi. Farebbero bene a portare risposte serie, perché dall’altro lato non si scherza.
