Giorgia Meloni sloggia Speranza: “Contro di lui 50mila firme in 24 ore, ormai lo difende solo Lerner” (Video)

“A più di un anno dall’inizio della pandemia nulla è cambiato. Continuano i controsensi e le prese in giro nei confronti di milioni di italiani in ginocchio”. Esordisce così il post che accompagna il video su Facebook di Giorgia Meloni,dedicato alle riaperture e alle ultime misure annunciate dal governo Draghi.

Le riaperture sono una “boutade comunicativa”, osserva la leader di Fratelli d’Italia perché “se piove non lavori e non puoi lavorare all’interno”. La Meloni sottolinea che ristoranti e bar potranno tornare “a utilizzare i loro spazi interni il primo giugno, tra un mese e mezzo. Neanche Conte aveva lavorato così”, perchè lo scorso anno, dopo il lockdown, “aveva permesso la riapertura degli spazi interni il 18 maggio”.

La leader di Fratelli d’Italia ha fatto il punto sulle misure annunciate ieri dal governo. A cominciare dall’evidenza che i contagi non avvengono all’aperto. “Rimane il coprifuoco alle 22. Una follia. Basta. Misure sulla limitazione personale degli individue non sono concesse al governo. Non può stabilire quando puoi uscire di casa. Dopo oltre un anno non è più consentito per farlo. Il coprifuoco col Covid non c’entra niente. Queste sono misure per educarti. Per un fatto di principio, ma anche perché crea un precedente gravissimo. Puoi andare a cena, ma alle 22 devi stare a casa”.

E poi sulle palestre. “Per tutta la vita ci hanno spiegato che lo sport rende anche più difficili i contagi. Dall’influenza al Covid. E non ci vuole uno scienziato per saperlo. Perché il governo si accanisce con un settore che è nemico del Covid? Chiudere la gente dentro casa rischia di essere un amico del contagio”.

Il settore si è accanito su alcuni settori. La sinistra si accanisce sul commercio. Avete letto i commenti? “Tanto sono tutti evasori, chissene frega se chiudono…”.

Meloni torna quindi sulle riaperture delle palestre ricordando che Conte aveva aperto il 25 maggio. Quindi due settimane prima di quanto deciso da Draghi. E anche sui teatri e i cinema, che riapriranno solo all’aperto. “Quanti di questi operano all’aperto? E col coprifuoco alle 22 a che ora bisogna andare a teatro?”

Un capitolo a parte su Roberto Speranza. “Siccome è il simbolo di questo fallimento, penso che non sia adatto per fare il ministro della Salute in una situazione come questa in Italia. Ed è la ragione per la quale Fratelli d’Italia ha presentato una mozione di sfiducia in Parlamento nei confronti di Roberto Speranza, perchè in un sistema democratico se non fai bene il tuo lavoro si deve porre il problema che non stai facendo bene il tuo lavoro e il Parlamento decide se quel ministro lo vuole tenere o non lo vuole tenere, perchè questi sono gli strumenti di cui dispone l’opposizione”.

“Grandissima levata di scudi – ha aggiunto – si è mossa tutta l’intellighentia, hanno fatto una petizione per difendere Roberto Speranza che è stata firmata da Travaglio, dall’Anpi, da Guccini, da Scanzi, da Gad Lerner e chi più ne ha più ne metta. Bello, non cambio idea, anzi abbiamo rilanciato con una petizione popolare sfiduciamosperanza.it,per sapere cosa pensa la gente normale di Roberto Speranza, non l’intellighentia. Sapete quante firme ha raccolto in meno di 24 ore? 50mila, di persone normali, che non sono visibili come Gad Lerner e Francesco Guccini, ma che magari hanno subito sulla loro pelle i provvedimenti di Roberto Speranza”.

“Ieri ci sono rimasta un po’ male per alcuni post molto aggressivi anche da parte della Lega. Mi è dispiaciuto, ma penso che sia assolutamente controproducente perché la Lega e Forza Italia sono i miei alleati. E non li attaccherò mai. Con loro voglio andare al governo. I miei avversari rimangono Renzi, il Pd e il Movimento 5 Stelle”.

“Questo gioco a dividersi” aiuta i nostri avversari. “Non regalerò un altro governo alla sinistra spaccando il centroodestra. Non mi sentirete mai parlare male di persone che stimo, a cui voglio bene e con cui voglio andare al governo”.

Ultima annotazione della Meloni, oltre alle riaperture, l’appuntamento di lunedì con Mario Draghi. “Gli chiederemo di sospendere il nuovo regolamento che con uno scoperto superiore a cento euro inserisce il correntista nella centrale dei rischi. Con questo regolamento milioni di italiani non potranno più chiedere un prestito. Chiederemo a Draghi – conclude la Meloni – di sospemdere la sua entrata in vigore.

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