Giorgia Meloni scopre le carte in tavola: “Ecco le prove, il Viminale trattò con i violenti. Lamorgese vada a casa e la sinistra si scusi” (Video)

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Non solo il Viminale non ha saputo gestire la piazza no green pass, come dimostrano le imbarazzanti ricostruzioni del ministro Lamorgese. Ma avrebbe agevolato gli scontri. È l’incredibile novità emersa da un’informativa della polizia riportata da la Verità che suscita lo sdegno di Giorgia Meloni.

“Apprendiamo dalla stampa che sabato scorso a Roma le autorità hanno ‘permesso’ ai manifestanti ‘di effettuare un percorso dinamico verso i locali della Cgil’”, scrive su Facebook leader di Fratelli d’Italia postando un video. “Quindi le violenze non sono solo state permesse, sono state agevolate! Ma vi rendete conto? Mi aspetto che il Pd, il M5S e la sinistra abbiano la decenza di ammettere i propri errori. Di chiedere scusa per aver tentato di gettare sull’opposizione responsabilità che sono esclusivamente e volutamente del governo. E  di far dimettere oggi stesso, per manifesta incapacità quando non per spaventosa strategia, Luciana Lamorgese dal ministero dell’Interno”. E sia chiaro – aggiunge la Meloni – che il gioco di scaricare sui sottoposti è ridicolo. È il ministro che deve andare a casa.

L’informativa del commissariato redatta la mattina successiva agli incidenti e all’assalto alla sede della Cgil, riportata fedelmente da la Verità, registra una trattativa tra poliziotti ed esponenti di Forza Nuova, conclusasi con col via libera al corteo indirizzato alla sede del sindacato. Dopo che Castellino aveva pubblicamente annunciato l’imminente assalto nella sua ‘arringa’ a piazza del Popolo. Nel documento viene confermata la tesi di Taormina, legale di Castellino e Fiore, secondo la quale la Questura trattò e concesse lo spostamento verso la sede sindacale per consentire al leader di Forza Nuova un presunto ‘colloquio’ con un rappresentante della Cgil. Di fatto gli agenti hanno scortato i manifestanti fino alla sede della Cgil, poi assaltata.

“Si tratta di una vicenda molto grave – commenta Edmondo Cirielli di FdI –  che implica il coinvolgimento diretto di Questura e Prefettura ovviamente. Ma è chiaro che una volta avvisato il ministro la responsabilità ricade sul più alto in grado. Lamorgese  deve chiarire se , ‘per evitare rischi maggiori’, ha consentito la presunta trattativa con i manifestanti e quindi autorizzato il corteo fino alla sede del sindacato. Ma appare poco credibile che il Viminale abbia potuto credere che Castellino, dopo aver annunciato l’assalto, volesse prendere un caffè con alcuni esponenti del sindacato.

Alla luce delle carte, Fratelli d’Italia chiede le immediate dimissioni della ministra Lamorgese. Che ha mentito “raccontando che sarebbe stato pericoloso arrestare i più facinorosi. Perché, in realtà, ha preferito trattare di nascosto con loro. “Il segretario della CgilLandini, a cui è andata la nostra solidarietà  verifichi. E smentisca che il sindacato sia stato avvisato della trattativa. Rendendosi disponibile a un colloquio con questi criminali. Chieda insieme a noi le dimissioni del ministro Lamorgese. Che ha consentito e agevolato i fatti accaduti”.

Guarda il Video di Giorgia Meloni su Facebook

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