Giorgia Meloni scende in campo a difesa dei balneari: “Il governo penalizza 30mila aziende per favorire le multinazionali”

“Noi dall’inizio siamo stati in prima fila sul tema della direttivaBolkestein applicata alle concessioni balneari che impatta su 30mila aziende italiane e riguarda uno dei settori strategici, il turismo. Oggi siamo qui per presentare innanzitutto il nostro ricorso per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato perché le due sentenze del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari sono inaccettabili per metodo e per merito…Facciamo un appello al governo italiano”. Così Giorgia Meloni in apertura della conferenza stampa in via della Scrofa sul tema delle concessione balneari. Il leader di Fdi avverte: ”Non si può rimanere in silenzio di fronte al tentativo diespropriare decine di migliaia di imprenditori italiani in favore delle solite multinazionali tante care all’Ue e purtroppo abbastanza care anche al governo italiano”.

‘Sul tema delle concessioni balneari – ha aggiunto la leader di FdI – ho scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, dando anche delle indicazioni su come si potrebbe risolvere la questione, ma alla lettera nessuno ha mai risposto…”.

Interpellata sull’imminente voto per l’elezione del presidente della Repubblica, la Meloni ha replicato con una battuta; “Il Quirinale non è tema all’ordine del giorno e avverto che non sono qui per rispondere a domande sul Colle… Quando lo fa Mario Draghi fate gli applausi, lo farete anche a me? Il tema è domani che ci sarà un vertice del centrodestra, ne parleremo domani…” Nello spefico, ha aggiunto: “Continuerò a chiedere la compattezza della coalizione dall’inizio alla fine della vicenda, una compattezza che Fdi può garantire perchè lo sanno tutti, abbiamo sempre avuto una parola sola…”.

“Mi pare che in queste ore, fuori dal campo del centrodestra, la trattativa si stia sviluppando non tanto sul tema del presidente della Repubblica, quanto su quello della legge elettorale.Molti lavorano per avere la garanzia che ci sia una legge proporzionale. Chiedetelo ai leader di alcuni partiti se intendono votare una legge di questo tipo, perchè in questo caso la trattativa non sarebbe sul mettere alla presidenza della Repubblica una persona autorevole e capace che possa difendere la Costituzione, ma su come difendere alcuni partiti che gli italiani non vogliono più dal voto degli italiani…”.

”E questo, secondo me – ha avvertito la leader di Fdi – è un modo pessimo di affrontare un tema importante come quello dell’elezione del capo dello Stato. Quindi, una questione che io sicuramente porrò al centrodestra è di ribadire la nostra compattezza anche contro una legge elettorale proporzionale che serve solamente a mantenere governi di inciucio che nascono nel Palazzo contro la volontà degli italiani e non dare la possibilità agli italiani di scegliersi da chi farsi rappresentare. Mi pare che alcuni partiti si stiano muovendo come al solito più pensando a loro stessi che al bene della Nazione. Questo è tutto ciò che ho da dire oggi sulla materia del Quirinale”

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