Giorgia Meloni ad Algeri per il “Piano Mattei” e lavorare al dossier sul gas (Video)

Il premier Giorgia Meloni è atterrata nel pomeriggio all’aeroporto Houari Boumédiéne di Algeri, accolta dal primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane. Il presidente del Consiglio, alla sua prima visita ufficiale in Algeria, si dirigerà ora al Monumento del Martire, dove depositerà una corona di fiori. Subito dopo visiterà la nave della Marina militare italiana ‘Carabiniere’ ancorata nel porto di Algeri. Stasera la cena tra i due primi ministri.

Domani alle 10 Meloni renderà omaggio a Enrico Mattei nei giardini intitolati al fondatore dell’Eni e inaugurati nel novembre 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ripartirà alla volta di Roma nel primo pomeriggio di domani per far fronte agli impegni che l’attendono in Italia. In agenda non figura al momento solo l’annunciato incontro con il Guardasigilli, che sarà fissato presto, già nei prossimi giorni. Ora bisogna allentare la tensione sulla giustizia e concentrarsi sull’immediato: ad Algeri l’Italia porta avanti il delicato dossier sul gas che, proprio a partire dal contributo assicurato dagli algerini nell’ultimo anno, ha consentito al nostro paese di ridurre all’osso la dipendenza energetica da Mosca.

Cinque gli accordi che verranno siglati al Palazzo presidenziale, non solo sull’energia ma più in generale sullo sviluppo economico, muovendo i passi da una relazione bilaterale che si fa sempre più solida, piena, concreta. E che nella ‘due giorni’ del premier ad Algeri -presenti anche il numero uno di Eni Claudio Descalzi e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi- farà quadrato soprattutto sulla partita degli accordi economici.

Nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi di importazioni e 1,76 miliardi per le nostre esportazioni. Ma si tratta di numeri -complice la crisi energetica innescata dalla guerra-, destinati a salire. Non solo sul fronte energetico: le imprese italiane che operano in Algeria sono circa 200, presenti soprattutto nell’industria della difesa e delle grandi opere. Ma si punta anche su “turismo, agricoltura e cantieristica”, come riportano alcuni media algerini che oggi danno grandi risalto alla visita del premier italiano.

Si tratta, del resto, di un tessuto produttivo che il presidente del Consiglio guarda con favore, anche nell’ambito del cosiddetto ‘Piano Mattei’ per l’Africa, richiamato da Meloni già nelle sue dichiarazioni programmatiche al Parlamento per la fiducia. L’idea del premier è quella di creare uno “spazio di stabilità e di prosperità condivisa” nei Paesi africani, anche per affrontare in modo strutturale il problema delle migrazioni. In quest’ottica la volontà del governo di lavorare, un tassello dopo l’altro, alla prospettiva di lungo periodo dell’Italia hub energetico del Mediterraneo -di gas ma anche di idrogeno verde- ponte decisivo fra Africa ed Europa.

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