Giorgia Meloni a valanga su Conte e Azzolina: “Sulla scuola avete solo gettato milioni di euro per i banchi a rotelle”

«Penso che solo una persona con il coraggio di Giuseppe Conte possa arrivare in televisione e dirci che sulla scuola si è fatto tutto quello che si poteva fare. Perchè la verità è che non è stato fatto nulla».

Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Porta a Porta. E tuona: «La verità è che abbiamo speso o stiamo spendendo qualche centinaio di milioni di euro per i banchi roteanti che arriveranno non prima di novembre. E che oltretutto – da quello che  leggevo sui quotidiani – sono affidati in modo un tantino opaco con botte da 45 milioni a società con un unico dipendente che hanno la sede nell’Arcigay. Ora l’affidamento mi pare sia stato revocato, ma non si è fatto comunque nulla».

«Se proprio non si sapeva che cosa fare – ha aggiunto Meloni – si poteva copiare dal resto d’Europa dove le scuole sono state riaperte. Questi signori sono stati a ragionare mesi e mesi. Poi la De Micheli trova la soluzione sui trasporti dicendo che gli alunni sono considerati affetti stabili e quindi possono stare vicini. Ma stiamo scherzando? Noi qualche proposta l’abbiamo fatta, come l’utilizzo del privato come strutture e trasporti. Non è stato fatto niente. Penso che ci voglia coraggio».

infine: «Se i verbali del Cts sono stati pubblicati in queste ore è solo grazie a una nostra iniziativa. C’è stato un lavoro anche della Fondazione Einaudi e realtà non di partito. Il governo aveva discrezionalmente deciso quali verbali rendere noti e così abbiamo presentato una mozione perché il governo  rendesse pubblici questi atti. E due giorni dopo sono stati pubblicati. È indispensabile che i cittadini sappiano la verità e anche i governatori delle regioni che hanno la responsabilità di gestire il fronte sanitario dovevano sapere».

«Il governo», incalza la Meloni, «ha ritenuto che il Covid potesse essere un’occasione per utilizzare il potere e bypassare il Parlamento. Un’occasione di avere visibilità e saltare le regole costituzionali. Mi pare che ogni giorno che passa dicano esattamente questo e che ognuno debba assumersi le sue responsabilità. Quindi ritengo assolutamente giusta le lettera dei governatori».

Il caso Willy. «I quattro animali cocainomani che hanno ucciso questo ragazzo non c’entrano nulla con la cultura di destra. Sono figli di quelli che hanno propagandato modelli come Gomorra. Figli di quelli dei salotti buoni che con quei modelli ci hanno fatto  i milioni. Di chi non ha combattuto lo spaccio di droga e di quelli  che ci hanno spiegato che la droga non era un problema. Sono modelli che nulla hanno a che fare con noi».

«Quando ho letto la notizia di Colleferro,  da madre, sono rimasta scioccata perché non riesco a immaginare cosa provi una madre a vedere il proprio figlio che muore così. Sono rimasta male. Sono passati due giorni e mi ritrovo mezza sinistra che utilizza la morte di questo ragazzo per attaccare me. Ho letto addirittura un tweet di Rula Jebreal che dice che incitiamo alla violenza contro gli immigrati. Allora qui la questione la pongo io», afferma la Meloni. «Davvero qualcuno pensa che una come me la vicenda di Willy che muore per non girarsi dall’altra parte, per le battaglie che faccio contro l’immigrazione clandestina debba sentirmi responsabile? Tra l’altro Willy è figlio di immigrati regolari. Ed è normale che la sinistra utilizzi questa storia per fare cinica propaganda? Ed è normale che io che sono madre di una bimba sono il mandante di un omicidio del genere? E se uno decidesse di vendicarlo chi sono i mestatori di odio?».

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