By Simona Chirico
Si parla del caso del ministro Eugenia Roccella a “Il Picchio” su Canale 86. “Nel caso di specie non sono stati usati manganelli ma sfollagente di gomma, di gomma appunto. È un po’ difficile che rompono la testa, tanto per essere chiari”, sottolinea il fondatore de Il Fatto, il Notiziario, il Notiziario web e ith24.it.
Daniele, è uno dei pochi che in un Paese di ipocriti, stona. Stona perchè scrive la verità. Non conosce la falsità per tornaconto. Non vende, non svende, le proprie idee per un fine. Ad oggi avrebbe potuto dirigere testate giornalistiche nazionali, ma ha sempre rifiutato. Ne sono testimone oculare. “Preferisco gestirmi da me, non mi reputo un capo, non sopporto i padroni, sono libero dall’esprimere il mio punto di vista senza passarlo in rassegna. I soldi? Non sono tutto”.
Poi torna al caso che ha colpito il ministro Roccella: “Queste manifestazioni sono buie, tristi, infelici, servono al burattinaio, e quindi non servono a un cazzo se non a rompere i coglioni a chi lavora. E soprattutto la cosa che più mi ha colpito è che non è stata data alla Roccella la possibilità di intervenire come se fosse una mentecatta. Proprio come facevano i nazisti. E con i nazisti penso che lo sfollagente, non di gomma, sia un ottimo strumento didattico”.