Gaetano Daniele: “Sono contro la legge Zan ma non sono omofobo. Il sessismo immaginario serve solo ad introdurre una nuova pena sul diritto di opinione. Fatevi comprare da chi non vi conosce”

Gaetano Daniele ith24

By Gaetano Daniele

Questi comunisti al governo cercano in tutti i modi di introdurre una nuova legge che punisca il diritto di opinione. Ciò non significa affatto che io sia omofobo. Anzi. Pensandoci bene, gli omosessuali hanno ragione a pretendere di essere chiamati gay, però al di là della definizione rimangono froci e tra di loro si appellano proprio così. Quindi non vedo il problema.

E poi chissenefrega delle parole. I fatti dicono che parecchi maschi preferiscono coricarsi con altro maschio anziché con donne come previsto dalla natura.

È assurdo pretendere che la realtà, in questo caso l’omosessualità, non possa essere descritta con parole popolari italiane e che si usino invece anglicismi, di fatto ribadendo che la destra davvero non ha capito, o non vuole capire, il senso e l’importanza di avere una legge anti-omofobia. Qui, appunto, si vuole condannare il diritto di opinione. Allorché si discuta di sessismo di cui sono prevalentemente accusati gli uomini, che, viceversa ne sono vittime.

Nella lingua popolare italiana, gli insulti che usano l’organo maschile abbiano sempre una connotazione negativa, mentre le espressioni volgari che usano quello femminile si riferiscano sempre a complimenti, citando “che figo”, “che figata” e “testa di cazzo” come esempi.

Questa è la dimostrazione che i conformisti del politicamente corretto sono affetti da imbecillità di gruppo.

In poche parole, analizzando il gergo comune e volgare, è facile capire che non esiste il sessismo perchè il popolo vince sempre sul piano della conversazione, poiché il linguaggio viene dal basso e non dall’alto degli imbecilli.

Ma figuratevi se devo recarmi in un’aula di tribunale, nominare e pagare un legale, distogliere l’attenzione di un Giudice, sol perché ho chiamato frocio o ricchione un Gay? Non lo fosse, beh, entriamo nella discriminazione ed è altra storia. Su, cerchiamo di pensare alle cose serie, inventarsi una legge contro l’opinione in un momento storico come questo per racimolare voti persi è da stupidi. Anche perché la foglia non la mangiamo, fatevi comprare da chi non vi conosce…!

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