Gaetano Daniele saluta Massimiliano Randino caduto a Kabul il 17 settembre 2009: “Sempre nel mio cuore, fratello”

Massimiliano Randino

Massimiliano Randino era nato a Pagani, residente fino al 1992 a Cava de’ Tirreni. Poi trasferitosi a Nocera superiore. Per circa 10 anni presta servizio nell’Esercito Italiano. Un militare modello. Un “grande” uomo.

Dal 2001 al 2007 prende parte a diverse missioni di Pace internazionali, in Kosovo, in Afghanistan e in Iraq. Sempre in prima linea. Dal 31 gennaio 2009 è in forza al 183° RGT Paracadutisti della Brigata Folgore di Pistoia con cui partecipa alla sua terza missione Isaf in Afghanistan.

Il 17 settembre 2009 è tra le vittime di un attacco terroristico suicida a Kabul. Due blindati Lince in servizio di scorta sono affiancati da un’autobomba: nell’esplosione perdono la vita sei militari italiani della Folgore, oltre a numerosi civili afgani. Un attentato brutale, infame, vigliacco.

Il 21 settembre 2009 sono celebrati i solenni funerali di Stato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma.

Sono trascorsi 11 anni da quel brutto attentato. Lo ricordo come se fosse ieri. In questo momento mi piace ricordare le parole di Monsignor Pelvi, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente: “La tua vita a servizio della pace è motivo di consolazione e di gioia per il nostro Paese che vive un grande dolore per la tua tragica scomparsa”. Massimiliano Randino era un amico, un fratello, un militare, vero. Sincero. Oggi, a distanza di 11 anni da quel tragico attentato, il mio saluto è rivolto a lui. Ai tuoi genitori Anna e Mario, e al fratello Roberto, che abbraccio forte, e che sta portando avanti il sogno di Massimiliano con grande onore. Una famiglia esemplare che ci ha dato la gioia di conoscere un vero uomo. Arrivederci fratello”. Così l’amministratore di Ith24 Gaetano Daniele.

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