Gaetano Daniele: “Ma ora la Cgil in piazza chiederà, unanime, le dimissioni della Lamorgese?”

By Gaetano Daniele

Se la Cgil ha voluto con forza questa manifestazione pacifica il giorno prima dei ballottaggi, e non è campagna elettorale, chiederà le dimissioni del ministro Lamorgese? Viste le falle nella gestione delle precedenti manifestazioni? Chiedere a Forza Nuova.

Quanto accaduto è gravissimo. E ancora più grave sarebbe se il ministro dell’Interno avesse mentito in Parlamento, rispondendo alla richiesta di spiegazioni avanzata da Fratelli d’Italia. Di cosa si tratta? Luciana Lamorgese non ha spiegato come sia stato possibile che soggetti sottoposti a Daspo e con il divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche siano andati ad arringare la folla sul palco. Lo stesso ministro, che fa effettuare perquisizioni a casa di chi scrive dei post sui social contro il green pass, non ha reputato di fermare, la mattina prima dei disordini, questi delinquenti. Ora venuta alla luce la gravissima circostanza che il corteo, finito con l’assalto alla Cgil, è stato concordato con i responsabili dell’ordine pubblico. Autorizzato, dopo che il leader di Forza nuova, Giuliano Castellino, aveva annunciato le loro intenzioni violente. Quindi le violenze non sono solo state solo permesse. Sono state agevolate.

Il ministro si sarebbe già dovuto dimettere per l’incapacità dimostrata nel contrastare l’immigrazione illegale di massa, per la morbidezza dimostrata nei confronti di delinquenti e criminali mentre si usava il pugno duro nei confronti dei cittadini onesti, colpevoli solo di contestare le misure insensate del governo. Si sarebbe dovuta dimettere dopo lo scempio del rave illegale durato giorni e questo ultimo atto di piazza del Popolo è un ulteriore macigno sulla credibilità delle istituzioni italiane..

Mi aspetto che il Pd, il M5S e la sinistra abbiano la decenza di ammettere i propri errori, di chiedere scusa per aver tentato di gettare sull’unico partito di opposizione serio e responsabilità che sono esclusivamente del governo, e di far dimettere la Lamorgese seduta stante. E mi chiedo anche come faccia il.presidente Mario Draghi a tenere al Viminale un ministro del genere in quello che veniva definito “il governo dei migliori”. Se questi sono i migliori non oso immaginare i peggiori.

Ci ritroviamo oggi con un fuoco di fila della sinistra contro l’unica opposizione al governo, usando come pretesto dei disordini consentiti e agevolati dal ministro dell’Interno. Questi sono i fatti oltre ogni ragionevole dubbio.

Gli obiettivi purtroppo largamente raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. In tutta questa campagna elettorale non si è parlato delle questioni concrete che interessano gli italiani. Non si è parlato di lavoro, di imprese in difficoltà, del Covid trasformato in un pretesto per ridurre le libertà fondamentali e per alimentare la solita mangiatoia della sinistra. Non si è parlato di rotoli di banconote ritrovate nelle cucce dei cani progressisti e si è parlato solo di un fantomatico pericolo fascista. Tutto questo con l’obiettivo di falsare ancora una volta le elezioni italiane, come è costume della sinistra, dalla discesa in campo di Berlusconi a oggi. A tutto questo si aggiunge un fuoco di fila mai visto prima contro l’unica forza di opposizione al governo e contro chiunque osi contestare le scelte governative. Criminalizzare l’opposizione in Parlamento e criminalizzare i cittadini che scendono in piazza è lo schema classico di qualunque deriva autoritaria.

La Cgil chieda le dimissioni del ministro Lamorgese, altrimenti sarà stato l’ultimo tentativo di strumentalizzare una campagna denigratoria e di fango contro un partito del Popolo che ha avuto le palle di non scendere a compromessi con questa accozzaglia che, nonostante tutto prenderà una mazzata alle prossime amministrative di domani 17 ottobre.

Pubblicato da edizioni24

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