Gaetano Daniele: “le donne vittime degli uomini? Falso. Tutte chiacchiere”

Gaetano Daniele ith24

La storia che le donne sarebbero vittime degli uomini è davvero divertente oltre che falsa. Vero che molte di esse vengono molestate, lo verifichiamo ogni giorno noi nel riportare fatti di cronaca. Succede da sempre e sempre succederà, benché il fenomeno sia in costante diminuzione. Ma è altrettanto reale che molti maschi devono subire le ossessive attenzioni delle femmine, sempre alla ricerca di aiuti, spintarelle, protezioni. Le quali sono convinte che basti un sorriso o una carineria, o peggio darla per conquistarsi favori gratuiti e continuativi da parte di colui sul quale puntano per ottenere vantaggi di qualsiasi genere, specialmente lavorativi.

Detto quanto debbo ammettere che se dovessi assumere un collaboratore preferirei sempre la presenza di una ragazza a quella di un giovanotto, non certo per fini sessuali benché l’idea non dispiaccia mai quando si è liberi e c’è reciprocità, ma la donna riempie di più.

Trovo che la conversazione e la compagnia di una dama siano più interessanti e piacevoli che non quelle di un signore, il quale di solito finisce con il parlare di calcio o di questioni retributive, la solita palla. Lo dico chiaramente: le fanciulle mi sembrano di norma più colte e spiritose.

Insomma. esigono sempre attenzioni particolari. Un esempio. Raramente al ristorante nel quale ci siamo dati appuntamento per pranzo o per cena, esse pagano il conto, non fanno neanche finta di mettere mano alla carta di credito. Stanno ferme, immobili, come se la pratica di saldare la pendenza non le riguardasse affatto. Va da sé che io sborso disinvoltamente, non essendo taccagno, mi chiedo però come facciano a considerare un obbligo maschile quello di soddisfare le richieste dell’oste. Eppure hanno voluto con forza la parità. Non mi riferisco a quella categoria di donna disposta a darla pur di sfruttare una posizione. Quella categoria non la considero neanche donna.

Ma alla vera donna, anche se ormai abitidunaria. Ciò rivela la tendenza femminile a scaricare su chi le accompagna qualsiasi onere riguardante appuntamenti ludici. In pratica le signore sentono il diritto di andare a rimorchio, il che conferma la loro attitudine al gregariato. Esse poi, una volta che ti hanno accalappiato, non ti sganciano più, ti tempestano di telefonate, di messaggi whattapp, ti braccano, non appena ti distrai un attimo ti rubano il telefonino e lo consultano con spirito spionistico, riservandoti scenate da lavatoio qualora peschino un messaggino piccante.

Sono dedite alla persecuzione. Metti caso una ti richieda un prestito. Ovviamente glielo concedi. Dopo di che lei se lo dimentica e ti frega, scordandosi persino di ringraziarti. Sottolineo che non tutte le nostre care amiche siano come quelle descritte, qualche rara eccezione c’è. Tuttavia resta il fatto incontestabile che le rotture di balle che ti infliggono le signore sfiorano il tormento, e se le mandi al diavolo c’è il rischio che venti anni dopo ti denuncino per violenze, inesistenti.

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