
by Giuseppe Tricarico
Gaetano Daniele (ith24), torna a parlare di crisi di governo che a tutto oggi tiene gli italiani per le palle: “Ormai è evidente a tutti che lei ne capisce di pandemia come io di algebra. Fossi al suo posto manderei tutti affamculo e tornerei a Firenze a fare il professore universitario, impiego poco remunerativo ma tranquillo, sicuro nonché capace di garantirgli di mantenere la faccia difronte a pupari e marchette proprio come avvengono tra Portici, Ercolano e Caserta. Comprendo che il ruolo di presidente del Consiglio sia prestigioso e seducente, tuttavia ricoprirlo in un momento turbolento come l’attuale ritengo sia una tale rottura di scatole che neppure egli – e la dico grossa – merita. Conte, pensi che soddisfazione sbattere la porta e tornarsene a casa in santa pace ad accarezzare i capelli di suo figlio, più piacevole che vivere accanto a Casalino e a Di Maio. Per non parlare di Toninelli e Bonafede…. che solo a vederli mi viene l’orticaria. E vederla passarsi le dita tra i capelli quasi a nascondere le sue frustrazioni, mi induce a cambiare finanche canale. E non le nascondo che a furia di cambiare canale in questi ultimi due anni mi è venuto il dito a scatto. Ci è ormai chiaro che lei di pandemie si intenda quanto io mi intenda di algebra. Le consiglio disinteressatamente di stare alla larga da Palazzo Chigi, un postaccio che distribuisce soltanto grane a chi lo abita. Se lei facesse ciò che le suggerisco non dovrebbe più avere a che fare con Speranza, Boccia e Renzi che si diverte un mondo a prenderla per i fondelli. E ci riesce che è una meraviglia. Torni a Firenze. Lì, a piazza Libertà fanno una ribollita che è un qualcosa di unico. Se la goda”.