Gaetano Daniele: “Chi di pandette ferisce di pandette perisce. Mo so’ c*** vostri, seguendo il vocabolario di Palamara….”

By Gaetano Daniele

 La mannaia della Giustizia non trascura nessuno, neanche chi si credeva più furbo al punto da querelare innocenti solo per il gusto di farlo o peggio per garantirsi la ritirata. Indagata/i come una Marchi qualsiasi. Gli sta meglio di un vestito nuovo il provvedimento che li ha colpiti. Poi, la taglia sarà affar loro.

Non vuol dire che la metà dei non citati verrà condannato. Intanto però si comincia ad investigare, poi si vedrà. I reati ipotizzati sono parecchi e riguardano un clan ben organizzato, che sarebbe avvenuta, a giudizio dei denuncianti, con prove schiaccianti. I dettagli della vicenda il lettore li troverà pubblicati a sentenza passata in giudicato. nei servizi di cronaca. Io mi limito a sorridere quando scopro che taluni, appresa la notizia dell’indagine, fanno come se nulla fosse. Anzi. Saranno prosciolti.

Cosa probabile purché a deciderla sarà la magistratura e non manutemgole e uominicchi qualunque sotto inchiesta. Il nostro Paese è in balìa delle toghe, come insegna Palamara, e anche nella presente circostanza saranno esse a provvedere e non certo gli inquisiti i quali saranno chiamati a difendersi e non ad autoassolversi. Si tratta di attendere le mosse dei pm che sono lupi travestiti da agnelli: più che belare di solito mordono le chiappe ai “clienti”. Non auguriamo il male a nessuno, neppure alle manutemgole che ne volevano ad innocenti, benché queste, secondo molti, abbia agito non male, bensì malissimo prestandosi quale futura mantenuta con la speranza di rimpiazzare una moglie ignara delle malefatte di un marito spendaccione. Possiamo aggiungere: chi di pandette ferisce di pandette perisce.

Ed ora non stupisce che in base a una logica giustizialista, queste mezze tacche siano sotto l’occhio poco benevolo di giudici e similari.

È la prima volta che sono costretto a scrivere un pre-post del genere proiettato a far scalpore.

Ce n’è abbastanza per allarmare l’opinione pubblica che, per altro, negli ultimi tempi ha manifestato insofferenza nei confronti di chi cerca di manipolare la giustizia a proprio uso e consumo. Insomma un casino infernale. E mo? Altro che terra bruciata: una voragine.

Care amiche e cari amici, come si dice dalle vostre parti, mo so’ cazz vuost!

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