Foibe, i comunusti continuano a negarle. E puntano il ditino contro i fantasmi e contro la legge di Fratelli d’Italia

La Commissione Giustizia ha calendarizzato l’esame del disegno di legge (a prima firma Ciriani), che modifica l’articolo 604-bis del codice penale. E aggiunge un comma che punisce il negazionismo sulle foibe. Il Codice già prevede pene inasprite per chi nega o minimizza la Shoah e i crimini di genocidio. Dalla prossima settimana potrà entrare nel vivo la discussione del provvedimento con le prime audizioni.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Luca Ciriani e il vicepresidente della Commissione Giustizia, Alberto Balboni affermano che “si tratta di un passo importante e storico”. Proprio i recenti episodi di negazionismo – aggiungono –  impongono una norma che condanni quanti coloro ancora oggi negano gli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti.

Il disegno di legge ha scandalizzato la sinistra, che vuole continuare indisturbata a minimizzare la tragedia delle foibe e accusa FdI di voler equiparare la Shoah al massacro degli italiani infoibati. E dimentica, così, che nell’articolo 604 bis del Codice già accanto alla Shoah vengono citati i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra. Non si capisce dunque perché le foibe debbano essere derubricate a un “normale” episodio di guerra negandone l’ampiezza e la finalità di sterminio etnico.

Ad accendere la miccia è stato un articolo del quotidiano Domani in cui si accusa Fratelli d’Italia di voler paragonare il genocidio degli Ebrei alle foibe, per tappare la bocca a storici come Eric Gobetti, autore di un libro, E allora le foibe? (Laterza), che minimizza la questione. Anzi è proprio Gobetti a sentirsi minacciato da una legge del genere che gli impedirebbe la sua opera di revisionismo sulle foibe. Un’opera che tende a delegittimare il Giorno del Ricordo e a “demitizzare” quella che lui chiama la “narrazione di Stato” sulle foibe.

Un articolo centrato sulle dichiarazioni di Gobetti che non è uno storico ma un esponente dell’antifascismo militante,ammiratore di Tito, per il quale l’esodo dei giuliani e dalmati fu frutto di una psicosi collettiva… Non è un caso che le sue aberranti tesi sul ddl Ciriani vengano sposate da Rifondazione comunista.

“Rifondazione Comunista denuncia che con il ddl Ciriani si sta portando avanti un’iniziativa liberticida come non si vedeva dal ventennio fascista. L’annuncio trionfale da parte dell’esponente dell’estrema destra della calendarizzazione e delle audizioni in commissione, dà l’idea che da parte del Pd e di altri partiti non vi sia stata finora opposizione”, così il segretario del Prc, Maurizio Acerbo.

Il quale aggiunge: “Si tratta di un tentativo palese di criminalizzare la ricerca storica e di imporre alla storiografia italiana il divieto di smontare le tante balle che sono state diffuse dalla destra intorno alle vicende riguardanti quanto accaduto sul ‘confine orientale’ “. Come si vede la legge Ciriani fa paura. E per un solo motivo: la sinistra vuole continuare imperterrita l’opera di negazione delle foibe e di demolizione di una verità storica che interessa non Fratelli d’Italia ma tutti gli italiani.

Pubblicato da edizioni24

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