Falco fa preoccupare l’ex deputato di Sel oggi nel PD, Gennaro Migliore: “turiamoci il naso”, ma sta chiedendo il voto disgiunto?

By O.E.I

Enzo Falco? No, non è lui che parla. La sua candidatura è anomala. Dopo 30 anni di politica attiva sul territorio senza produrre nulla, se non qualche foto di cavoli e rafanielli, rimane in Sel mente il nipote Marcantonio Falco passa nel PD seguendo il deputato Gennaro Migliore.

Salti in banco ed interessi personali ne fanno da padrone: Verdi, Sel, PD senza mai essere eletti. A differenza di Enzo Falco che ha avuto la fortuna di farsi almeno un giro nella giostra (per pochi giorni) quale assessore provinciale. Risultato? Una foto con un cavolfiore e un broccolo.

Ecco perché tra lettori, dobbiamo parlarci chiaro, occhi negli occh.. E dunque, “turatevi il naso ma votatemi”, più o meno queste le indiscrezioni che circolano in queste ultime ore sui social. Ovviamente le prendiamo come tali anche se due indizi fanno una prova.

Ha vinto la linea di Gennaro Migliore ed Enzo Falco, miracolosamente si candida a sindaco di Caivano ricevendo il sostegno proprio del PD dove è candidato il nipote, nonostante al suo passaggio nel 2016 lo stesso Falco zio ne prese le distanze rimanendo in sella a Sel. Vai a capirci qualcosa.

E come tante altre volte i grandi partiti, per evitare di “disperdere” i voti nelle liste minori e promettere maggiore governabilità, hanno chiesto agli elettori il “sacrificio” di far convergere il consenso sui partiti maggiori.

Lo chiamavano “voto utile”, oggi qualcun altro, per evitare imbarazzi e vecchie reminescenze da Prima Repubblica, parla di “voto disgiunto”. Ed Enzo Falco ne sa qualcosa?

Pubblicato da edizioni24

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