Fabrizio Pregliasco è d’accordo con le previsioni di Andrea Crisanti, anzi ritiene che non solo esiste il rischio di un nuovo lockdown, ma che potrebbe essere necessario anche prima di Natale. Intervenuto su RaiRadio2 a Non è un Paese per giovani, il virologo nonché direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano ha dichiarato che “il rischio c’è ma se prendiamo provvedimenti credo che potremmo convivere con la presenza del coronavirus”. “È necessario scovare più positivi possibili – ha spiegato Pregliasco – soprattutto gli asintomatici, più li controlliamo e meno contagiano. E poi dobbiamo fare tesoro del galateo che abbiamo usato nel primo lockdown per scongiurare il secondo”.
Ma qual è il famoso punto di non ritorno? “Le terapie intensive sopra il 50-60 per cento dei posti letto sono un dato che può essere considerato il punto di non ritorno. In quel caso la situazione diventa difficile da gestire e il rischio è di passare da una crescita lineare a una esponenziale”.
Per quanto riguarda il capitolo vaccino, è ancora presto: “Le dosi arriveranno da metà del prossimo anno in una quantità disponibile per tutti”, è stata la previsione di Pregliasco che poi ha spostato lo sguardo un po’ più in là: “Tra un anno avremo ancora effetti e ferite. Il virus potrà essere declassato a più gestibile e governabile anche da un punto di vista terapeutico e dell’assistenza ai pazienti”.
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