“Sovranisti divisi al voto” titolava ieri 9 giugno La Repubblica nella speranza di un contenimento della destra in questa tornata di elezioni europee. “Le destre europee attaccano l’Ue ma restano distanti su Ucraina e Nato. Ursula Von Der Leyen pronta ad aprire ai Verdi. Affluenza in Italia al 14,64%. Salvini insulta ancora Macron, gelo di Meloni. Bossi tradisce la Lega e sceglie Forza Italia”.
Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari prova a fare leva sulla “unità impossibile dei sovranisti”, parla della “insofferenza” di Meloni “per le uscite di Salvini”, del “rischio rottura sui dossier più delicati”. Ma evidentemente è lontano anni luce dalla realtà. La percezione di Repubblica non corrisponde esattamente al vero.
E così oggi, dopo il clamoroso risultato ottenuto da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia e più in generale alla luce del consenso incassato dalle destre in tutta Europa, La Repubblica, costretta a un brusco risveglio, non può far altro che titolare: “Ue, destra a valanga”. Già.
E poi ancora, una analisi in breve: “Terremoto in Francia, dove vince Le Pen e Macron va a elezioni anticipate. In Germania l’Afd scavalca l’Spd. In Austria trionfo del Fpo di Haider. Ma l’alleanza Ursula Ppe-socialisti-liberali conserva la maggioranza in Parlamento. I popolari dovranno adesso decidere se aprire a verdi o conservatori”. Buongiorno.