Erdogan vola in Russia, sul grano c’è complicità ma anche sulla guerra in Ucraina

Dagli accordi sul grano, pacchetto Istanbul, alle relazioni bilaterali passando per il dossier Libia. È durato oltre 4 ore l’incontro a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. A dimostrazione che il dialogo tra Ankara e Mosca rimane apertissimo.

In questi giorni la Turchia non ha abbandonato la speranza di poter imbastire un negoziato tra Russia e Ucraina per giungere a un cessate il fuoco. Nonostante le difficoltà del momento. Intenzioni già dimostrate con il faccia a faccia  nella capitale della Cambogia tra il ministro degli Esteri turco e il collega russo due giorni prima del viaggio a Sochi di Erdogan.

Quello tra lo zar e il presidente turco è il secondo incontro in pochi giorni dopo quello avvenuto avvenuto a Teheran lo scorso 19 luglio. Erdogan si conferma l’unico leader Nato a poter sedere al tavolo con Vladimir Putin. Entrambi i capi di Stato al termine del vertice “hanno sottolineato l’importanza fondamentale di relazioni sincere, franche e fiduciose tra Russia e Turchia. Per raggiungere la stabilità regionale e internazionale”. È il testo della dichiarazione congiunta diffusa dal Cremlino al termine del bilaterale a Sochi.

In cima all’agenda del vertice il corridoio del grano. I due capi di Stato – prosegue la nota – “hanno riconosciuto l’importante ruolo delle relazioni costruttive tra i due paesi nella conclusione dell’iniziativa sull’esportazione sicura di grano dai porti ucraini”. Durante il faccia a faccia Putin ed Erdogan hanno sottolineato la necessità di garantire la piena attuazione dell’accordo sul pacchetto di Istanbul. “In conformità con il suo spirito e la sua lettera. Compresa l’esportazione senza ostacoli di grano, fertilizzanti e materie prime russi per la loro produzione”.

Sul tavolo anche il dossier sulla Libia. Mosca e Ankara “hanno dichiarato un fermo impegno per la sovranità, l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Libia”. I due presidenti hanno sottolineato l’importanza di tenere “elezioni libere, eque e credibili basate sul più ampio consenso possibile. E hanno riaffermato il loro sostegno al processo politico in corso sotto la guida degli stessi libici”.

Il vertice ha toccato anche il nodo delle relazioni commerciali russo-turche. Concordando di  aumentare il volume del commercio bilaterale, soddisfare le aspettative della parte opposta nei settori dell’economia e dell’energia. Adottare misure concrete per aumentare la cooperazione in settori come i trasporti, il commercio, l’agricoltura, l’industria, la finanza, il turismo e l’edilizia.

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