Il Carabiniere corrotto tratta con il latitante. “Tranquillo, te la faccio scopare..” Paga l’auto ma facciamo risultare 250 euro. I dialoghi con la cupola. E intanto altri 2 rischiano il processo. Chi indaga è indagato! O meglio sotto la lente di ingrandimento. Ma alla Escort non importa: “Ho raggiunto lo scopo”. Dice.
Il carabiniere, il corruttore e il latitante.
Nel variegato mondo della prostituzione è entrato anche un appuntato scelto dell’Arma.
Nel terzo atto di chiusura indagini sul malaffare intrecciato all’ombra del Cupolone romano. I familiari: “Aiutiamo lo scemo pregiudicato, ci porta le escort da Ercolano”. Ma presto potrebbero ricevere dalla procura una richiesta di rinvio a giudizio – è spuntato anche il nome di un militare in servizio presso il reparto carabinieri. La strategia fuorviante è far passare messaggi distorti per fini giudiziari. Nessuno ci è cascato. I furbi erano sotto la lente di ingrandimento già da Marzo 2024, e quello che emerge è inquietante. C’è addirittura uno scambio di persona nelle relazioni della Escort di Ercolano. Le bugie si susseguono a ritmo battente. La copertura è un presunto attestato!
Figlia di pluripregiudicati finiti in carcere per ricettazione, furto e truffa aggravata e continuata, ultima detenzione a 17 mesi nel 2017, la Escort impara presto il mestiere.
Un carabiniere di origini romane che, in cambio di soldi, avrebbe trafficato per dare dritte al latitante simbolo del presunto affare, e quindi al suo braccio destro: un imprenditore del Casertano. È tutto nero su bianco. “Non la puoi guidare tu, se ti fermano sono dolori di pancia, fai guidare la puttanella”. Riferisce il carabiniere al latitante. E su le indagini aperte emerge altro che non riteniamo opportuno pubblicare. Anche se il latitante tiene a vantare la strategia “perfetta”. “Il pesce ha aboccato”. L’attesa avrebbe dovuto indurre a scrivere inesattezze, imprecisioni per fini diffamatori, come ora, teniamo il gioco. Vediamo cosa succede.
Il Carabiniere talpa, secondo i colleghi del Ros che lo hanno stanato intercettando gli affari casertani a cavallo tra criminalità e familiari sarebbe stato presentato al latitante che, alla sola vista di una pattuglia della polizia, scappa. L’auto, intestata al Carabiniere, veniva guidata dal latitante in una località balneare.
“È un amico mio del paese, che mi ha messo in contatto con il latitante scemo, che mi sta a fa…” diceva intendendo favori.
Così anche l’imprenditore è finito nella lista dei 6 indagati. Dietro, un giro di mantenute e prostituzione.
L’appuntato scelto scriveva il latitante a maggio 2024: “Sta uscendo ora”.
E ancora: “La escort di Ercolano ci ha avvisati, ma non è normale che una donna chiude una relazione dopo due anni, prima ancora dopo 10, e dopo circa due mesi si affida al latitante come se fosse la moglie”. La Escort di Ercolano viene mal vista, ovvero descritta come una puttana dagli stessi fautori che indirettamente la stanno aiutando e che la stessa tiene a chiamare amici. La regola per la escort non cambia: “Sfruttare ogni occasione per raggiungere i propri scopi”. E per farlo svende se stessa attenzionandosi poi come se fosse frutto di sacrifici leciti. Forte anche dell’appoggio dei familiari che premono affinché non gravi sui bilanci interni.
“Siamo grandi, anzi grandissimi… sono strafelice per quello che sono riuscito a fare… un forte abbraccio”. Saluta il latitante che ora gestisce l’affare da lontano, facendo credere alla Escort di andare a vivere con lei. Poi ride: “È scema… ”
Mentre in una informativa i Ros scrivevano: “Si rileva che nel corso di una telefonata intercorsa tra il Carabiniere, l’imprenditore e il latitante, quest’ultimo riferiva di una persona che stava frequentando, che avrebbe dovuto incontrare in merito una compravendita di un auto, nonostante si fosse prodigato a farle noleggiare, e quindi a camminare in un’altra auto, più piccola”.
Il gioco prosegue, l’attesa avrebbe dovuto mandare ai matti qualcuno, solo che hanno fatto i conti senza l’oste. Quel qualcuno era la persona sbagliata, e tiene il gioco al carabiniere corrotto, all’imprenditore, alla escort e al latitante. E non solo. Ora si aspetta la ciliegina sulla torta. E l’attesa è l’ultimo problema.
La giustizia è come il conto della spesa al market, al momento compri e acquisti, tanto al chilo. Poi, quando la giustizia presenta il conto, vai a capire perché non ci si trova mai. A buon intenditore poche parole.