By Giuseppe Falco (per ith24)
Ormai Travaglio e Conte sono diventati come i due compari, si difendono a vicenda. E il chiodo fisso del direttore Travaglio, sono diventati i governatori Fontana e Zaia. L’opposizione, insomma. Basta leggere il fondo di oggi intitolato Avanzi di Gallera. Definisce i fratelli De Rege “quelli che sgovernano la Lombardia, al secolo Attilio Fontana e Giulio Gallera. Dovranno cambiare mestiere, avranno un futuro assicurato nel mondo dell’avanspettacolo e del cabaret”.
Offese e fango gettate su una regione che hanno cercato e cercano a tutto oggi di gestire una emergenza che grazie ai ritardi del governo Conte, ha creato contagi e morti senza precedenti.
Ma al buon Travaglio non basta, e affonda citando anche il comico Paolo Villaggio, “se fosse vivo ci ispirerebbe un nuovo film di Fantozzi”.
E a Fontana tuona: “Anche ieri era in vena di scoperte: ha persino ammesso che forse, nelle case per anziani, qualcosa è andato storto… Dopo una simile Caporetto, se questa fosse gente seria come il generale Cadorna, uscirebbe dal nuovo Pirellone con le mani alzate: non per aver perso la guerra, ma per non averla neppure combattuta. Ma le dimissioni non si addicono ai cabarettisti e, temiamo, neppure i processi: per commettere un reato, bisogna sapere almeno vagamente quel che si fa. E, anche da questo punto di vista, i fratelli De Rege sono al di sotto di ogni sospetto”.
Peccato che per Travaglio le dimissioni dovrebbero dare solo Fontana e Zaia, e non anche Azzolina, Conte, Di Maio e compagnia cantante. No, loro no. Conte & Co sono i bravi.
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