Le autorità degli Emirati hanno localizzato il corpo del rabbino israelo-moldovo scomparso nel paese da giovedì. È quanto ha annunciato il governo israeliano, definendo l’accaduta, un “atto atroce di terrorismo antisemita”. L’omicidio di Tzvi Kogan “è un atto atroce di terrorismo antisemita”, hanno affermato in un comunicato congiunto l’ufficio del primo ministro israeliano e il ministero degli Esteri israeliano, precisando che Israele farà del suo meglio “per garantire che sia fatta giustizia”
Intanto gli attacchi contro gli israeliani si susseguono. Un uomo armato che ha aperto il fuoco su una pattuglia della polizia nel quartiere di Rabieh, ad Amman, nei pressi dell’ambasciata di Israele, è stato ucciso in una sparatoria con le forze di sicurezza. Lo ha riferito la Direzione della pubblica sicurezza giordana, come riportato dall’agenzia di stampa “Petra”. Nello scontro a fuoco tre agenti di polizia hanno riportato delle ferite. Il portavoce del governo giordano, Mohammad Momani, ha condannato l’assalto armato contro le forze di sicurezza a Rabieh ad Amman, definendolo un attacco terroristico contro gli ufficiali in servizio. In una dichiarazione, Momani ha sottolineato che la sicurezza e la stabilità della Giordania rimangono una linea rossa inviolabile. “Qualsiasi tentativo di compromettere la sicurezza nazionale o prendere di mira il nostro personale di sicurezza sarà trattato con assoluta determinazione e l’intera portata della legge”, ha dichiarato.