Napoli Campione d’Italia, tutti i gol e le partite fino allo scudetto (Video)

La gran festa si è fatta attendere più del previsto, la delusione dei tifosi partenopei di non poter festeggiare i propri eroi in casa rimarrà per sempre ma ora è finalmente il momento di celebrare come si deve l’impresa messa dall’undici di Spalletti. Una rincorsa durata più di trent’anni è finalmente finita, portando in una città malata di calcio il tanto sognato terzo scudetto. Col senno di poi, il trionfo del Napoli sembrava quasi inevitabile ma il cammino non è stato privo di momenti complicati, ostacoli da superare e polemiche. Una stagione iniziata con la tifoseria in subbuglio, una serie di arrivi sconosciuti ai più, si è rivelata una delle più grandi della storia della società azzurra. Tra un carosello e l’altro, tempo di ripercorrere insieme i momenti davvero indimenticabili, nel bene e nel male, che hanno consegnato ai partenopei lo scudetto della stagione 2022/2023 di Serie A.

(18/9/2022) Non ci vuole molto per capire che questo potrebbe essere davvero l’anno buono per il Napoli. I partenopei si presentano a San Siro pronti ad imporre la legge del più forte sui campioni d’Italia in carica. Il Milan non ci sta e per ampi tratti mette alle corde gli ospiti, costringendo Meret a diverse parate clamorose. Il secondo tempo, però, vede Kvaraskhelia sempre più pericoloso, costringendo Serginho Dest all’errore. Sul dischetto si presenta Politano, Maignan intuisce ma la palla gli finisce sotto il corpo. Il Milan, però, c’è e pareggia con una grande azione finalizzata dal solito Giroud. Il Napoli ci crede e rende pan per pariglia grazie al Cholito Simeone. Il forcing finale dei padroni di casa si stampa o sulla traversa o sui guantoni di Meret.

(9/10/2022) Le stagioni buone, quelle che portano ai trionfi storici, si vedono quando anche le partite storte riescono a mettersi a tuo favore. Pochi si immaginavano che l’undici di Spalletti si sarebbe incartato proprio allo Zini, contro la neopromossa Cremonese ma almeno fino al 75’ il Napoli non va oltre al rigore convertito da Politano. Quando Dessers trova il pari, la sensazione che il primo passo falso sia dietro l’angolo è molto reale. I cambi di Spalletti, invece, funzionano alla grande, rimettendo le cose a posto. L’incornata sul secondo palo di Simeone porta avanti gli ospiti, che poi dilagano grazie al guizzante Kvaraskhelia, finalizzato dal liberissimo Lozano. C’è anche spazio per il gol di Mathias Olivera. Il Napoli vince, convince e si diverte.

(23/10/2022) La trasferta all’Olimpico contro una squadra in forma come la Roma dello Special One è forse la prova del nove per un Napoli che ha ritrovato il talismano in attacco, quel Victor Osimhen che in giornata buona è capace davvero di tutto. I giallorossi difendono bene, riuscendo ogni tanto a colpire in ripartenza ma gli ospiti non sono quelli spumeggianti che stanno facendo sognare gli amanti del bel calcio. Poco alla volta, però, gli spazi si aprono, favorendo i partenopei. A deciderla ci pensa proprio Osimhen, che si libera della guardia di Smalling e mette una botta secca che si infila dove Rui Patricio non può arrivare. Undicesima vittoria consecutiva, il Napoli sembra davvero inarrestabile.

(5/11/2022) Il Napoli si presenta al Gewiss Stadium con un’idea meravigliosa in testa: battere un’Atalanta in gran forma ed allungare sulle inseguitrici. Le cose, però, si complicano non poco: l’undici di Gasperini mette alle corde gli ospiti, passando in vantaggio su un rigore concesso per un fallo di mano di Osimhen. Lookman la mette proprio al sette ma il Napoli c’è. Per trovare il pari bastano appena quattro minuti: cross sul secondo palo di Zielinski, Osimhen si fa largo e la schiaccia di testa. In campo non c’è Kvaraskhelia ma il Napoli si conferma più grande della somma delle parti. A concludere al meglio l’ennesima ripartenza micidiale ci pensa proprio il nigeriano, che si inventa assist-man e fornisce ad Elmas un pallone delizioso, convertito al meglio. L’Atalanta ci crede e più volte sfiora il pareggio. Meret e la traversa, però, dicono di no. La Dea Bendata sorride, il Napoli allunga sulle inseguitrici. È proprio l’anno giusto.

(4/1/2023) Il Napoli torna dopo la pausa natalizia deciso a chiudere al meglio un girone d’andata da record. La trasferta a San Siro contro l’Inter si rivela però ben più complicata del previsto. L’undici di Inzaghi non è quello scintillante di coppa ma costringe i partenopei a difendersi per lunghi tratti. Il Napoli sembra incartato, sbaglia molto ed offre parecchie occasioni ai padroni di casa. Lukaku sfiora la traversa ma al 55’ l’Inter trova un contropiede perfetto: Dimarco mette un cross sulla corsa di Edin Dzeko e l’ex romanista non può proprio sbagliare. La reazione del Napoli non è quella di sempre e ci pensa Onana nel finale a salvare i tre punti. Prima sconfitta in campionato per i ragazzi di Spalletti, apparsi un attimo appannati. Sarà il momento della svolta?

(13/1/2023) Le speranze di riaprire il campionato passano tutte sulle spalle della Juventus, che si presenta al Maradona pronta a capitalizzare sul passo falso della capolista in quel di San Siro. Davanti ad un pubblico entusiasta non ci vuole molto per capire che il Napoli non ne vuole sapere di mollare l’osso. Osimhen la apre al 13’ ma rischia di subire il pari quando Di Maria colpisce il sette pochi minuti dopo. Nel finale, però, il Napoli approfitta degli spazi concessi dagli ospiti: Osimhen per Kvaraskhelia, è 2-0. La Juventus ci mette un paio di minuti per accorciare le distanze proprio con Di Maria ma il secondo tempo è un assolo partenopeo. In un quarto d’ora Rrahmani, Osimhen ed Elmas mettono un’umiliante “manita” alla Vecchia Signora che ha il sapore di una sentenza.

(3/3/2023) Con un vantaggio più che rassicurante sulle inseguitrici, il Napoli sembra pensare più al sogno Champions. Quando la Lazio si presenta al Maradona, l’idea è che, nonostante tutto, i partenopei ne abbiano di più e che, di riffa o di raffa, riusciranno comunque a portare a casa un risultato utile. Le cose, invece, non vanno affatto secondo le previsioni. Dopo un primo tempo dimenticabile, la sblocca Vecino con una botta dalla distanza a fil di palo sulla quale Meret non può nulla. Il Napoli si rovescia in avanti e ci vuole una serie di miracoli di Provedel per negare il pareggio ai padroni di casa. Milinkovic-Savic sfiora il 2-0 su punizione nel finale ma la beffa non serve. Impresa della Lazio che vale la seconda sconfitta stagionale per il Napoli.

(11/3/2023) Dopo il passo falso, il Napoli ha subito l’occasione di rifarsi davanti al pubblico amico ospitando un’Atalanta che ha una grande voglia di continuare la rincorsa alla Champions. Non ci vuole molto per capire che il compito dell’undici di Gasperini è una mission impossible. Il Napoli gioca alla grande ma ci mette parecchio per portarsi avanti. Ci vuole una vera e propria magia di Kvaraskhelia per trovare il vantaggio: il georgiano fa fuori mezza difesa per poi gonfiare la rete. Al 76’ poi Rrahmani approfitta di una mezza papera di Musso per trovare il raddoppio. Il Napoli torna a giocare da Napoli e le speranze delle altre si affievoliscono sempre di più…

(2/4/2023) Il trittico di partite tra le due rivali storiche del calcio anni ‘80 si apre al Maradona ma pochi si aspettano che di fronte al gran pubblico del Maradona siano gli ospiti a fare la partita. Un Milan irriconoscibile mette sotto i padroni di casa, trovando il gol grazie ad uno scavetto delizioso di Rafael Leao. Invece della reazione del Napoli, i rossoneri infieriscono con un bel gol di Brahim Diaz. Con i padroni di casa che spingono forte, le ripartenze del Milan diventano micidiali. Dopo il gol sfiorato da Giroud, Leao fa tutto da solo, trovando la doppietta personale. È davvero una serata di grazia, tanto che Alexis Saelemakers trova un gol pazzesco, scartando mezza difesa e depositandola sotto il corpo di Meret. Finisce con un pesante 4-0 ma è un Napoli troppo brutto per essere vero.

(23/4/2023) Dopo la dolorosa uscita in Champions nel derby contro il Milan, il Napoli ha la palla buona per chiudere i conti con il campionato. La trasferta all’Allianz Stadium è però resa più complicata dalla voglia della Juventus di riprendersi il secondo posto. Spettacolo non molto, tanta intensità e poche occasioni, non è certo un Napoli scintillante. Nel secondo tempo gli ospiti sembrano ritrovarsi, con un paio di occasioni chiare per Osimhen, sventate però da Szczesny. Nel finale succede di tutto: prima Di Maria trova il vantaggio, che viene annullato dal VAR per un fallo in attacco. In pieno recupero, poi, la doccia gelata: la difesa si dimentica Giacomo Raspadori, entrato da pochi minuti. L’azzurro non si fa ripetere due volte l’invito: botta al volo che vale l’1-0. Tre punti d’oro che spengono le ultime speranze delle rivali. Ormai manca solo l’ufficialità.

(23/4/2023) Dopo la dolorosa uscita in Champions nel derby contro il Milan, il Napoli ha la palla buona per chiudere i conti con il campionato. La trasferta all’Allianz Stadium è però resa più complicata dalla voglia della Juventus di riprendersi il secondo posto. Spettacolo non molto, tanta intensità e poche occasioni, non è certo un Napoli scintillante. Nel secondo tempo gli ospiti sembrano ritrovarsi, con un paio di occasioni chiare per Osimhen, sventate però da Szczesny. Nel finale succede di tutto: prima Di Maria trova il vantaggio, che viene annullato dal VAR per un fallo in attacco. In pieno recupero, poi, la doccia gelata: la difesa si dimentica Giacomo Raspadori, entrato da pochi minuti. L’azzurro non si fa ripetere due volte l’invito: botta al volo che vale l’1-0. Tre punti d’oro che spengono le ultime speranze delle rivali. Ormai manca solo l’ufficialità.

(30/4/2023) Il copione sembrava già scritto: la grande festa di popolo da celebrarsi nel sancta sanctorum del tifo partenopeo, lo stadio intitolato all’eroe più grande di sempre, i punti mancanti da strappare ai poco amati vicini di Salerno, magari dandogli pure una spintarella verso la serie B. Il risultato più atteso, quello della sfida di San Siro, era arrivato e nessuno al Maradona dubitava che l’apoteosi sarebbe arrivata al 90° minuto. I ragazzi di Spalletti partono forte e nel giro di qualche minuto mettono Osimhen di fronte ad Ochoa. Il portiere messicano, però, è in giornata di grazia. Il Napoli non ha la cattiveria di un tempo e Paulo Sousa ha messo bene in campo i suoi. Tutto sembra compiersi al 61′, quando Olivera la mette dove Ochoa non può arrivare. Tutto sembra a posto ma quando Kvaraskhelia non inquadra la porta all’80’ qualcuno inizia a toccare ferro. Gol sbagliato, gol preso. Nemmeno tre minuti dopo, ecco la doccia gelata: Dia fa tutto da solo, mette un bel tiro a giro e Meret non ci arriva. Kvaradona avrebbe la palla buona per lo scudetto ma Ochoa dice ancora di no. A far festa sono solo i tifosi della Salernitana

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