“Lockdown? Io non faccio previsioni per Natale. Abbiamo preso le misure più adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown ma è chiaro che molto dipenderà dal comportamento dei cittadini”.
Così Giuseppe Conte si è sostanzialmente smarcato dell’emergenza coronavirus, venendo duramente (e giustamente, viene da dire) criticato da Dagospia: “Come farsi prendere per i fondelli da Conte – scrive il sito di Roberto D’Agostino – nella più grave pandemia da un secolo, se le cose vanno bene è merito del governo, se vanno male è colpa dei cittadini? Forse se andremo di nuovo in lockdown dipenderà dal fatto che non è stata adottata nessuna vera strategia per contenere la seconda ondata”.
Parole sacrosante, che inchiodano Conte e la sua squadra di ministri alle proprie responsabilità: troppo facile scaricarle sugli italiani quando non si è fatto il proprio dovere. Inoltre il premier non ha escluso possibili misure restrittive da parte delle Regioni: “Per la Campania come per le altre abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre restrizioni non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un’intesa con il ministro della Salute”.
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