È ora, e Vaia lancia la proposta: “Fermiamo il tamponificio e aboliamo i bollettini quotidiani che mettono ansia”

“I bollettini quotidiani andrebbero aboliti. Nel mio istituto l’ho fatto. Così come sono ora rischiano di creare solo disorientamento e spavento nei cittadini”. È il parere netto del direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. Favorevole alla proposta di rendere settimanale il report sullo stato dei cintagi.

Intervistato da La Verità Vaia mostra di condividere la proposta di Matteo Bassetti. E di altri tecnici. Quella di abbandonare la strada del bollettino ‘ansiogeno’ come appuntamento quotidiano. Vista la situazione epidemiologica totalmente cambiata rispetto al primo periodo della pandemia.

”Il tamponificio che si è creato nell’ultimo periodo è assolutamente da evitare”, dice ancora il direttore dello Spallanzani. Che propone di rivedere le norme in materia di quarantena e di isolamento. Consentendo ad esempio ai cittadini contagiati asintomatici di interrompere l’isolamento “dopo cinque giorni. Anche in assenza di test, così come accade negli Stati Uniti”.

Per Vaia gli ospedali reggono ma bisognerebbe potenziare l’assistenza domiciliare. ”Se riuscissimo ad attuare un reale potenziamento della domiciliarità, portando a casa delle persone e terapie innovative e diagnostica performante, istituendo ed enfatizzando il ruolo del nuovo operatore sanitario del territorio non avremmo più motivo di parlare di ospedali sotto pressione ma di una virtuosa integrazione”. Si può, anzi si deve fare. “Oppure – conclude – non avremo percepito di questa pandemia uno dei segni più importanti da cogliere per uscirne migliori. Allo Spallanzani da varie settimane ormai il paziente che curiamo ha più un identikit da ambulatoriale che da reparto. Segno che una diversa gestione è possibile”.

Pubblicato da edizioni24

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