By Gaetano Daniele
Fin quando non si trova il coraggio di dire le cose come stanno, continueremo ad affogare nella nostra ipocrisia. Il rapimento di connazionali è una delle circostanze più temute dai governi. Che tra l’altro sanno benissimo a cosa vanno contro. Tanto è vero che in alcune zone, dette rosse, è vietato. Ma nonostante i divieti, la solidarietà da parte di nostri connazionali continua ad arrivare. Ma queste azioni non possono ricadere su un intero popolo, mettendolo a rischio. Perché se violo i divieti, e poi il mio governo è costretto a sborsare 4 milioni di euro a terroristi che con quei soldi acquistano armi chimiche, non andiamo da nessuna parte.
Le Missioni di Pace e umanitarie le fa l’Esercito Italiano, non un ragazzo di 20anni, o una ragazza di 22. La solidarietà è sempre un dono prezioso, quando non si mettono a rischio altre vite.
Infatti, Usa e Regno Unito non versano denaro ma sono aperti a scambi di prigionieri, l’Europa continentale è più disponibile all’esborso.
Con questo non voglio dire che bisogna lasciar morire un nostro connazionale. Perfino la posizione più militaresca, quella che rifiuta in principio qualunque compromesso con i nemici, ha difficoltà ad accettare l’idea di lasciare un proprio commilitone in balia delle sevizie dei sequestratori. Nessuno può essere lasciato alla propria sorte sul campo di battaglia.
Per questo motivo non possiamo più permetterci che giovani inconsapevoli partano mettendo a serio rischio la propria salute, la propria vita e quella dei nostri servizi di intelligence.
Più si rafforza il terrorismo più le insidie per combatterlo saranno grandi.
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