Draghi mette il naso negli affari di famiglia, e chiede a Grillo di far fuori Conte, “Giuseppi” va su tutte le furie: “Il premier non si immischi”

Quelle telefonate di Draghi a Beppe Grillo, in cui gli chiedeva di tenere a bada o far fuori Conte per non minacciare la stabilità del governo, erano vere, anche se L’Elevato – ieri – aveva smentito tutto, dileggiando i giornalisti. Ma a confermare questa versione è stato oggi il leader del M5SGiuseppe Conte, letteralmente indignato per quanto riferitogli da Grillo. “Trovo semplicemente grave, che un premier tecnico, che ha avuto da noi sin dall’inizio l’investitura per formare un governo di unità nazionale, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono peraltro” dice Conte. “Grillo mi aveva riferito di queste telefonate,noi siamo una comunità e lavoriamo insieme, quindi ero stato informato” spiega. “Vorrei ricordare che noi sin qui abbiamo sempre sostenuto il governo con lealtà e correttezza, non nascondendo i passaggi difficili che ci procurano sofferenza. Sono rimasto sconcertato sinceramente” sottolinea.

“Io e il M5S evidentemente siamo sotto attacco, ma ci sono in gioco valori della democrazia. I partiti politici, i movimenti politici e le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche, quindi sbaglierebbe chi può godere di questi passaggi, sghignazzare su quanto accaduto. E’ un discorso che riguarda tutti”, aggiunge Conte, arrivando alla sede del M5S, risponde a chi gli chiede delle parole, riportate da Beppe Grillo, di una telefonata in cui Draghi gli avrebbe chiesto di ‘fare fuori’ Conte dalla guida del Movimento.

“Abbiamo commesso degli errori ma li abbiamo fatti in buona fede, forse per ingenuità, non dobbiamo vergognarci di nulla…”, avrebbe invece detto Beppe Grillo nel corso di una delle riunioni di stamattina con i senatori del M5S. Il garante pentastellato nel pomeriggio vedrà i membri Cinque Stelle del governo, a quanto apprende l’Adnkronos, alle 16.30 all’Hotel Forum. Previsto anche un incontro con Giuseppe Conte, per sciogliere il nodo del doppio mandato, della candidatura di Giancarlo Cancelleri in Sicilia e per discutere della permanenza nel governo. E sempre a quanto si apprende c’è stata una lunga telefonata, questa mattina, tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, arrivato con oltre un’ora di ritardo in Senato, dove era atteso alle 9, proprio perché impegnato con il presidente del Movimento. Al quale, a quanto pare, ha riferito anche delle “ingerenze” di Draghi.

“Al di là dello spettacolo penoso che sta offrendo il Movimento 5 Stelle (del quale mi interessa poco, sostengono un governo ignobile costruito contro di loro e neppure sono in grado di uscirne) se davvero Draghi (ci sono diverse conferme) avesse chiesto a Grillo la testa di Conte, beh sarebbe indecente. E questo al là di quel che si possa pensare di Conte. Sarebbe ugualmente indecente se avesse chiesto la rimozione di Bersani o di Salvini”. E’ quanto scrive sulla sua pagina Facebook l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista.

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