Dopo averci gonfiato le palle con la politica, Grillo se la prende anche con la Fede

Chissà se, nel vedere i primi teatri pieni, qualcuno si era immaginato l’ascesa di Beppe Grillo. I vaffa sbraitati in piazza, la cavalcata verso Roma, lo slogan «Onestà, onestà» e le scatolette di tonno. I governi giallo-verde-rosso, le pochette di Conte e il clan dei miracolati innalzati a ministri. Chissà se qualcuno, agli albori dei meet up, della decrescita felice e della democrazia partecipata, aveva intravisto i disastri del populismo più becero fatto movimento: la politica ridotta a barzelletta, le leggi scritte coi piedi, la buffonata della povertà cancellata per decreto, l’aberrazione del reddito di cittadinanza.

Eppure era davanti agli occhi di tutti. Grillo che a teatro vomitava insulti e spargeva illusioni. E, alle sue spalle, Gianroberto Casaleggio e la piattaforma Rousseau, il blog e i social usati come clava. Una macchina macina click, consensi e soldi. Lo vedevamo, eccome. Forse, però, nessuno credeva davvero possibile l’ondata pentastellata. Poi è arrivata e ha travolto la politica, calpestandola. Poco importa se poi, dopo aver berciato per anni contro la Casta, si sono fatti Casta anche loro.

Ora che il movimento è diventato partito e i danni sono irreversibili, il fondatore si è chiamato fuori e ha cambiato casacca. Da comico a guru, da padre-padrone a santone o, peggio, ayatollah. E così, dopo aver svilito la politica, punta a svilire pure la fede. Lo scorso 21 dicembre ha fondato una nuova religione, l’Altrovismo. Una pagliacciata, per carità. Molti, forse, avevano pensato lo stesso dei VaffaDay. Poi, appunto, le piazze hanno iniziato a riempirsi. E, dopo le piazze, le urne e gli scranni in parlamento. Quindi chissà.

Oggi la Chiesa di Grillo ha già la sua bibbia, il «Libro dell’Altrove». È uscito nei giorni scorsi ed è acquistabile online per 10 euro e 99 centesimi. Inizia così: «Innanzitutto è importante comprendere che la specialità degli esseri umani non deriva dai loro pollici opponibili o dalla loro intelligenza, ma dalla memoria del tempo e dal senso dell’Io». E questo senso è l’Elevato a spiegarlo ai suoi fedeli in 80 pagine di follie su superfluo, sostenibilità del pianeta e alienazione dell’uomo.

Mentre la nascita del M5s era stata fissata il 4 ottobre per omaggiare San Francesco, il Santo povero che si è spogliato di tutto, quella della Chiesa dell’Altrove coincide col solstizio d’inverno. «Il sole ha ripreso ad alzarsi sulla linea dell’orizzonte – ha vaticinato Grillo – Altrove ci propone di essere o non essere». Il tragico non è tanto che a 74 anni suonati un comico si erga a santone di una confessione religiosa – che neanche in una comune nella California hippy degli anni Sessanta – quanto piuttosto che, come già col M5s, ci sarà qualcuno pronto a seguirlo.

Pubblicato da edizioni24

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