Dopo aver proposto i tortellini islamici, il cardonale Matteo Zuppi spara la sua ultima caz****: “Soldi a chi lavora in nero”

Una ne pensa e cento ne dice. Il cardinale Matteo Zuppi, che propose i tortellini islamici, cioè senza carne di maiale per non mettere in imbarazzo i migranti, in un’intervista a Il Giorno ha lanciato l’allarme: ci sono sempre più “insospettabili” alle mense dalla Caritas a causa del coronavirus. “In questa situazione – ha spiegato – a pagare non sono solo gli ultimi, ma i penultimi, i fragili, quelli che si troveranno in forti difficoltà quando finirà la grossa anestesia della cassa integrazione”.

Secondo il cardinale Zuppi è un bene che venga ulteriormente prorogata: “Altrimenti settembre e ottobre sarebbero stati un momento di grande prova per un esercito di insospettabili. Non mi nascondo dietro a un dito, c’è anche tutto un problema di persone che vivevano di lavoretti in nero, cose fatte per arrotondare e poi magari ci sbarcavano il lunario. Anche a questi dobbiamo pensare”.

Dando un’opportunità a che non era in regola? “Non dico questo ma pongo un allarme: a Roma si dice, arrivano quelli con la cravatta. Chi sono? I cravattari, gli usurai. Prestano denaro e poi il nodo al collo si stringe sempre di più”

insomma, a Zuppi non dispiacerebbe che chi racimola a nero un podi soldi, venga poi tutelato. Non facciamo una legge, però lasciamoli stare….

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