Dmitry Kolker, lo scienziato “Russo”, “Spia della Cina”, muore in carcere


Era stato arrestato lo scorso 30 giugno per tradimento. Gli ufficiali dell’Fsb, i servizi segreti russi, lo avevano prelevato direttamente dall’ospedale, dove era ricoverato in quanto malato terminale di cancro. Tre giorni più tardi Dmitry Kolker è morto nel carcere di Lefortovo, a Mosca. Poco prima, sempre dalla Russia, e sempre con la stessa accusa di tradimento, le autorità avevano arrestato un altro scienziato, Anatoly Maslov.

Partiamo con Dmitry Kolker. Kolker non era un semplice scienziato. Il suo ruolo parlava chiaro: capo del laboratorio di tecnologie ottiche quantistiche dell’Università statale di Novosibirsk. L’uomo era proprietario di numerosi brevetti nonché responsabile di un centro di ricerca prestigioso. Nel corso della sua carriera aveva inoltre tenuto lezioni in Cina in ambito universitario. Quello che avrebbe dovuto rappresentare un plus per il suo percorso professionale, si sarebbe presto trasformato in una spada di Damocle. Kolker, come ha raccontato sui social network suo figlio Maxim, era stato infatti accusato di “aver fornito alla Repubblica popolare cinese daticontenenti segreti di Stato“.

Il figlio ha tuttavia chiarito che le lezioni tenute dal padre oltre la Muraglia erano in lingua russa, su precisa richiesta della “guardia di sicurezza” che accompagnava lo scienziato. In più, a ulteriore tutela, pare che le presentazioni di Kolker fossero state sempre “certificate” dall’Fsb prima di ogni lezione. “Assolutamente tutti i rapporti alle conferenze internazionali sono certificati in dipartimenti speciali, ovvero che non contengono segreti di Stato. Un ufficiale dell’Fsb era con lui ovunque, aveva volato con lui in Cina e gli aveva proibito di parlare in inglese”, ha spiegato Maxim. Il 30 giugno scorso, il tribunale distrettuale Sovetsky di Novosibirsk ha arrestato Kolker con l’accusa di tradimento. L’uomo, alle prese con un cancro al pancreas in stato avanzato, è stato prelevato da un letto di ospedale.

“Hanno preso un uomo un uomo malato, ricoverato in un ospedale privato, che sta praticamente morendo ed è nutrito grazie a un tubo collegato alle sue vene”, ha raccontato Maxim Kolker, citato dal Moscow Times. Kolker, ha sottolineato Reuters, era stato arrestato mentre si trovava in ospedale, e da lì portato a Mosca dove avrebbe dovuto affrontare un processo per scoprire il suo destino. I familiari temevano che lo scienziato potesse non sopravvivere alla detenzione preventiva, estesa fino al 29 agosto dal tribunale di Novosibirsk.

Alla fine Kolker è morto in carcere. Nel caso in cui fosse stato riconosciuto colpevole di alto tradimento, avrebbe rischiato una condanna fino a 20 anni di reclusione. Come detto, sempre a Novosibirsk, Mosca ha arrestato un secondo scienziato. Si tratta di Anatoly Maslov, capo scienziato presso un istituto di meccanica teorica e applicata. “Maslov è sospettato di aver fornito (alla Cina ndr) dati coperti da segreto di stato”, ha scritto l’agenzia russa Tass, chiarendo che i dati erano legati al settore dell'”ipersonico“. L’uomo sarebbe stato arrestato il 28 giugno, nella stessa settimana che sarebbe poi costata la vita a Kolker.

Pubblicato da edizioni24

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