Dipendenti pubblici, il via alla formazione per i premi e l’avanzamento di carriera

La formazione dei dipendenti pubblici diventa centrale non solo per l’elargizione dei premi, ma soprattutto per decidere gli avanzamenti di carriera. Il governo Meloni punta molto ai corsi per aggiornare i lavoratori e metterli nelle condizioni di essere al passo con i tempi. Nei prossimi giorni, come riporta il quotidiano Il Messaggero, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo invierà una bozza di direttiva agli enti pubblici. Il provvedimento sarà utile a realizzare uno dei punti cardine del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’anno in corso: l’offerta formativa, entro la metà del 2026, per almeno 750 mila dipendenti pubblici, 350 mila dei quali delle amministrazioni centrali. Il Recovery plan, poi, obbliga 525mila di questi lavoratori a portare a termine con esito positivo i corsi di formazione.

Ma quali saranno le attività su cui dovranno aggiornarsi i dipendenti pubblici? Innanzitutto si partirà dalle competenze digitali, in particolare per rendere più solide le conoscenze sulla sicurezza informatica del personale. Lo sviluppo del lavoro in smart working ha reso questo aspetto necessario. La formazione avverrà grazie a una piattaforma, la Syllabus, che sarà in grado di fornire i corsi online, i quali dovranno essere effettuati nei prossimi sei mesi da almeno il 30% dei dipendenti. A seguire, si dovrà garantire la formazione al 50% del personale entro il 31 dicembre del 2024 e ad almeno il 75% del personale entro il 31 dicembre del 2025. L’altro macro argomento su cui i dipendenti pubblici dovranno aggiornarsi è la transizione ecologica, per la quale sarà lanciata un’altra piattaforma sul web.

Fa sul serio il ministro Zangrillo, che ha incontrato anche le organizzazioni sindacali alle quali ha fatto notare che, attualmente, i lavoratori pubblici fanno in media solo due giorni di formazione all’anno. Un dato sicuramente da incrementare viste le sfide future della Pubblica amministrazione. A preoccupare, in particolare, è l’invecchiamento del personale, ancorato ancora alle vecchie conoscenze e poco aggiornato, soprattutto per ciò che riguarda le competenze digitali.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.