Buon compleanno Fratelli d’Italia! L’augurio corre sul web in vista della tre giorni in programma a dicembre a Roma in occasione del decennale della fondazione del partito guidato da Giorgia Meloni. Il titolo dell’evento recita “10 anni di amore per l’Italia”. Una scelta di forte impatto a suggellare l’identità patriottica del movimento nato il 16 dicembre 2012. Che, dopo una lunga traversata nel deserto, oggi è il primo partito italiano con oltre il 30 per cento nei sondaggi. Ed esprime la prima premier donna della storia repubblicana. Due traguardi inimmaginabili che premiano la coerenza del movimento nato dall’addio al Popolo delle Libertà, un esperimento deludente dovuto alla frettolosa fusione a freddo tra An e Forza Italia.
L’appuntamento della tre giorni, come si legge sulla locandina invito pubblicata sui canali social di Fdi, è a partire dal 15 dicembre a Roma, a Piazza del Popolo, luogo simbolo per la destra italiana. “Vi aspettiamo a Roma (piazza del Popolo) dal 15 al 17 dicembre. Costruiamo l’Italia del futuro”, si legge nell’invito, accompagnato dal volto sorridente di Giorgia Meloni.
Il debutto elettorale di Fratelli d’Italia risale alle politiche del 2013 quando il neonato partito ottenne l’1,96 per cento alla Camera e l’1,92 al Senato, eleggendo 9 deputati e nessun senatore. Oggi è il partito più votato d’Italia, con numeri in costante crescita che veleggiano verso il 30 per cento. Una scommessa vinta al di là di ogni più rosea previsione per una forza politica nata con l’obiettivo di mettere in sicurezza la destra dopo la diaspora di Alleanza nazionale. Una scelta coraggiosa, un salto nel buio. Dieci anni di impegno politico e civile per il riscatto nazionale che ha visto progressivamente FdI conquistare le fasce popolari deluse dalla sinistra della finanza e dei salotti. Forte di un profondo radicamento sul territorio, di una classe dirigente all’altezza delle sfide amministrative. E della più grande organizzazione giovanile italiana.
È il 21 dicembre 2012 quando, dopo le Primarie delle Idee, Giorgia Meloni insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa annunciano alla stampa la nascita della nuova formazione politica. Da allora una crescita lenta, talvolta impercettibile, ma costante. FdI migliora alle europee del 2014 ma non supera lo sbarramento e non elegge deputati a Strasburgo. Cresce ancora alle politiche del 2018, quando prende il 4,3 per cento, contro il 14 per cento di Forza Italia e il 17,4 per cento della Lega di Matteo Salvini. Il 2019 è l’anno decisivo con i primi due governatori di Fratelli d’Italia eletti in Abruzzo e Marche e i primi risultati a doppia cifra in alcuni territori. Quindi il sorpasso su Forza Italia. Poi il no al Conte 1 e all’alleanza rossoverde, che fa crescere i consensi di un elettorato che chiede coerenza e chiarezza nei programmi e nelle scelte. FdI appare come l’unica forza del panorama politico a non cambiare rotta. E a rispettare la parola data: mai al governo con Pd e 5Stelle. Ma è la scelta irremovibile e sofferta di non partecipare al governo extralarge di Draghi a segnare lo spartiacque e il trampolino di lancio per la vittoria elettorale dello scorso 25 settembre. Quando si compie il miracolo tra abbracci e lacrime di gioia di giovani militanti, dirigenti-operai e del vasto popolo della destra che non ha mai smesso di crederci. Dal ghetto degli anni ’70 a Palazzo Chigi.