Di Battista il sognatore, il viaggiatore non le manda a dire agli ex alleati, e dalla Bolivia, tuona: “Hanno fatto scelte scellerate”

Se tre anni fa ci avessero detto che saremmo stati al governo con Berlusconi”. Torna all’attacco degli ex compagni di squadra Alessandro Di Battista. Su Sky Tg24 il Che Guevara di Rona Nord, a cavallo della sua moto in Bolivia, spara zero sui 5Stelle. Che hanno tradito. E rischiamo di morire berlusconiani

“Lo chiamano governo di responsabilità ma è un maquillage. Per nascondere una decisione scellerata fatta da M5S”, insiste Di Battista. Che accusa il partito di essersi arresi al liberismo del Cavaliere. “Non dovevamo stare al governo con nessuno. E ora ci stanno con tutti sostenendo un governo conservatore. Che si circonda di iperliberisti”. Non va meglio in politica estera.  Accusa: essersi piegati al nemico yankee. “L’iper-atlantismo non ha che fare con l’europeismo sano. Oggi l’Italia è una colonia dell’America”.

L’ex pentastellato, che non si è piegato all’ex numero uno della Bce, va giù duro. “Il movimento per un periodo è stata una forza politica molto compatta. Poi sono sorti alcuni dissidi, non personali ma di idee. Io al momento ho idee profondamente contrarie a quelle del movimento”. E strappa definitivamente con Di Maio. “Siamo stati amici fraterni, ma forse mai come adesso c’è una grande differenza di vedute e opinioni”. Poi avverte Conte: «Sa perfettamente che io non mi convinco né con le poltrone né con le candidature. Non mi importa niente di questo. Mi si convince solo con una linea politica chiara». Altro errore imperdonabile? Flirtare con il Pd di Letta e Gualtieri. “Ieri ho letto un editoriale di Travaglio. E sono d’accordo con lui”, dice Di Battista. “I 5Stelle non parlano di temi. Soltanto Virginia Raggi lo ha fatto. Ha presentato un programma e infatti è la più attaccata dal Pd. Il M5S dovrebbe difenderla molto di più. O hanno paura di rompere l’idillio?».

Nei giorni scorsi da youtube l’ex pasionario grillino aveva sparato  A zero contro la mollezza dei pentastellati. In ginocchio da Draghi. Ale però non è certo sulle barricate. Attivista politico e reporter, come scrive sul suo profilo, oggi fa il boliviano. Posta sui social foto sulla sua moto, compila diari on the road. Mentre la compagna è rimasta a Roma. Sola con i figli, la schiena a pezzi e le occhiaie da panda. Come racconta su Instagram, Sahra. “Oggi è una settimana che papà Ale è partito per la Bolivia. Siamo soli. E questo è il primo vero weekend che passo sola con i bimbi”, scrive. Sono lontani i tempi a due sul camper in giro per il mondo. Ma Dibba assicura: “Comunque torno presto”. E non si sa se è una minaccia per Draghi, Conte e Grillo. O per la sua famiglia.

Intanto pontifica fuori dai confini. Senza opposizione non esiste democrazia. E non resiste alla tentazione di attaccare Fratelli d’Italia. “Opposizione al governo Draghi? No, non c’è.” E Giorgia Meloni, l’unica all’opposizione del governo extralarge? Udite, udite. È il dramma dell’Italia. “La leader di Fratelli d’Italia, che è scaltra a differenza di Salvini, fa un’opposizione di facciata. Perché non può attaccare gli alleati che stanno al governo. Oggi gli unici a fare opposizione sono gli ex-M5S”. Capito? La diga contro Draghi è lui. A cavallo della sua moto.

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